Rientra in pieno nei canoni del giallo nordico questa serie che vede protagonista l'ispettore Erlendur Sveinsson, poliziotto in perenne lotta con i fantasmi del passato. «Assolutamente nordico, un narratore che rappresenta un marchio di grande qualità. Erlendur è un personaggio meraviglioso» è stato scritto su Die Welt. Solitario cinquantenne divorziato con problemi a gestire il ruolo di padre, Erlendur è un detective dotato di grade intuito e coraggio. In una Reykjavík – e una Islanda - che ci viene ritratta in tutta la sua realtà, la criminalità agisce ferocemente. Ogni indagine è appesantita, resa più difficile da un clima ostile, dal freddo, da neve e ghiaccio che spesso condizionano la quotidianità, da una popolazione chiusa, glaciale come la terra in cui vive, imperscrutabile. Accanto a lui una famiglia complicata, i collaboratori colleghi Sigurður Óli ed Elínborg con i loro limiti, i superiori che possono aiutare ma anche ostacolare le sue indagini. Lo sguardo impietoso di Arnaldur Indriðason osserva anche la decadenza morale di un paese che ha definitivamente perso la sua millenaria innocenza e, dopo aver sacrificato tutti i propri valori sull'altare di una corsa sfrenata al denaro, è sul punto di precipitare nel baratro di una crisi senza precedenti.