Il maestro delle ombre. La trilogia di Marcus

Terzo e ultimo libro della storia di Marcus e Sandra. In una Roma alle prese con un blackout dovuto al maltempo (un po' di esagerazione) e droga che cambia le persone. In un libro che vede Marcus alla ricerca di risolvere la situazione generale, Carrisi chiude in fretta e dimenticando un po' di punti aperti dell'intera saga lasciando un po' di amaro. Consigliato per chiudere la saga

Questo è l'ultimo libro della trilogia con Marcus. Gli do 4 stelline, perchè a parer mio ci sono ancora dei punti interrogativi sulla storia e soprattutto il primo libro della trilogia mi ha lasciato qualche domanda, che non ha avuto risposta con il proseguo dei libri. I personaggi sono molto caratterizzati, vi sono molti colpi di scena che tengono viva la storia e non fanno mai annoiare il lettore. L'ultimo libro a mio parere è il più bello, soprattutto per il colpo di scena finale, ma arrivata all'ultima pagina si percepisce che ci sarà un continuo, perchè il finale è troppo aperto, quindi spero che prima o poi ci sia un seguito. Carrisi non delude mai!

Una pioggia torrenziale e un conseguente blackout trasformano Roma in una città pericolosa e spettrale in balia del crimine. In questo contesto quasi apocalittico, il prete Marcus e la collaboratrice della polizia (precedentemente fotografa sui luoghi dei delitti) da lui segretamente amata si ritrovano (dopo i primi due libri della trilogia) per indagare sulla misteriosa scomparsa di un bambino, avvenuta nove anni prima, nonché su di una serie di violenti omicidi concatenati fra loro e misteriosamente legati a quella scomparsa. Una serie di colpi di scena porterà Marcus, vittima di amnesia, a recuperare gradualmente la memoria giungendo così a scoperte tanto inaspettate quanto sconvolgenti. Prosa molto scorrevole e intreccio avvincente che spinge a rimanere sulle pagine del libro fino alla conclusione. Il romanzo si legge molto velocemente e sa tenere sapientemente viva l'attenzione. Tuttavia la trama è alquanto inverosimile, rendendo piuttosto ardua la sospensione dell'incredulità che solitamente è richiesta per un giallo o thriller: libro che tiene compagnia piacevolmente, ma con qualche esagerazione di troppo.