(Castres, Tarn, 1907 - Parigi 2000) scrittore francese. Interrotta la carriera diplomatica, si affermò con Le amicizie particolari (Les amitiés particulières, 1944), racconto autobiografico ispirato alle esperienze di amore omosessuale tra adolescenti in un collegio; l’opera gli valse il premio Renaudot. Dopo La morte di una madre (La mort d’une mère, 1950), altra narrazione autobiografica, ha prodotto alcuni pamphlets romanzati, caustici ma superficiali, sul mondo diplomatico e sull’ambiente vaticano: Le ambasciate (Les ambassades, 1951), La fine delle ambasciate (La fin des ambassades, 1953), Le chiavi di San Pietro (Les clés de Saint-Pierre, 1956), I cavalieri di Malta (Les chevaliers de Malte, 1957). Ha scritto anche un lavoro teatrale, Lo spettatore notturno (Le spectateur nocturne, 1960) e alcuni saggi: La natura del principe (La nature du prince, 1963), Gli ebrei (Les juifs, 1965), Gli americani (Les américains, 1968), I francesi (Des français, 1970). È tornato al romanzo con Il nostro amore (Notre amour, 1967), Manouche (1972). Tra le altre opere si ricordano: Scene di caccia (Tableaux de chasse, 1976), biografia del mercante d’arte F. Legros; L’illustre scrittore (L’illustre écrivain, 1982, nt); Voltaire (1985, nt). Nel 1994 è uscita in edizione italiana, prima che nella lingua originale, la raccolta di impressioni di viaggio Ritorni in Sicilia.