(Madrid 1888 - Buenos Aires 1963) scrittore spagnolo. Nella rivista d’avanguardia «Prometeo», da lui diretta, divulgò le poetiche del cubismo e del futurismo. Collaborò anche al «900» di Bontempelli. È ricordato fra l’altro come inventore della «greguería» (lett.: chiasso, baccano), sorta di aforisma o epigramma di gusto iconoclasta e avanguardista: dopo alcune scelte, ne pubblicò la raccolta completa (Greguerías completas) nel 1953. Scrisse inoltre romanzi (tra cui La vedova bianca e nera, La viuda blanca y negra, 1918; La donna di ambra, La mujer de ámbar, 1929, ambientato a Napoli), racconti, lavori teatrali (I mediocri, Los medios seres, 1929), saggi di critica letteraria e figurativa (Il cubismo e tutti gli ismi, El cubismo y todos los ismos, 1920). La sua opera, ingegnosa e colorita, ha i suoi limiti nell’improvvisazione e nella ricerca dell’effetto strabiliante, ma resta centrale nella letteratura d’avanguardia spagnola.