Scrittore polacco, appartenente all'aristocrazia rurale di origine lituana.
È da tempo considerato uno dei maggiori scrittori polacchi del ventesimo secolo, e fu attivo dal 1930 fino alla sua morte.
Sorpreso dalla guerra in Argentina, dove si era recato in crociera, vi rimase fino al 1963.
Tornato in Europa, visse un anno a Berlino, poi a Parigi e dalla fine del 1964 si stabilì a Vence.
La sua vena satirica si traduce spesso sul piano linguistico in una feroce parodia delle convenzioni letterarie.
Gran parte della sua opera narrativa ruota attorno tema dell'immaturità: la giovinezza viene da G. contrapposta alla maturità e alla vecchiaia, ma il conflitto fra le due umane condizioni è espresso nella tensione costante fra caos e forma.
Il romanzo nel quale l'autore arriva a mettere meglio a fuoco questa "guerra" è forse il suo capolavoro, Ferdydurke (1938).
Della sua produzione fanno parte anche i racconti di esordio, Memorie del periodo della maturazione (1933), Trans-Atlantico (1953), Pornografia (1960); Cosmo (1966).
In traduzione italiana sono apparsi anche i suoi diari (pubblicati nella collana "Le comete" Feltrinelli) e alcune opere teatrali.