Il soccombente

Romanzo austriaco con tre personaggi molto diversi fra loro che avranno infatti tre diverse fini. Tetro, con un ritmo serrante e senza interruzioni.

Leggerò sicuramente altro di Bernhard perchè la scrittura è estremamente affascinante e potenzialmente incantevole, ma in questo romanzo l'ho trovata un po' tediosa e inutilmente ripetitiva. Gli stessi concetti vengono ripetuti più e più volte, quasi con le stesse identiche parole.

Da bravo austriaco del Novecento, Bernhard tratta tematiche belle tetre..ma talmente universali e 'veritiere', che penso siano profondamente radicate all'animo di ognuno di noi. L'ossessione per la perfezione, la ricerca maniacale dell'eccellenza musicale (irraggiungibile) che sfocia in tormento; il fallimento e l'autodistruzione dovuti all'incapacità di trovare un proprio spazio artistico (e nel mondo, in generale), se non all'ombra del genio; la dinamica malata del confronto continuo, che porta alla distruzione dell'autostima e dell'identità personale. E infine, l'arte come condanna: il pianoforte diventa uno strumento di tortura psicologica, trasformando il talento in una maledizione che porta verso la solitudine e l'isolamento, fino a perdere il contatto con la realtà umana. Lo consiglio soprattutto a chi ha dedicato la propria vita a un certo tipo di lavori che 'esigono' tutto e non ammettono errori..