Tra i più apprezzati maestri del giallo nordico, Indriðason ha l'indiscussa capacità di coniugare uno stile freddo e asciutto a una spiccata indole introspettiva, in grado di scavare nella pische dei propri personaggi fino a raccontarne le più profonde emozioni. Protagonista della serie è Konrað, investigatore ormai in pensione, famigerato per la sua mente distratta e spesso svagata, ma dal fiuto ancora infallibile. Caratteristica che lo porta spesso ad affiancare i suoi colleghi, anche in qualità di ex poliziotto.
Tormentato e in perenne dialogo con il passato, l'uomo vive di rimpianti, complice la perdita della moglie malata e la morte misteriosa del padre, uomo violento e truffatore, scomparso in un caso di omicidio. Emerge nella serie di Konrað forte il tema delle verità sepolte, passati accantonati che ritornano ostinati chiedendo di essere affrontati. E Konrað sembra trascinare la sua esistenza monotona in solitudine, intrappolato nei ricordi, fino al giorno in cui si imabatterà in un caso che con un balzo lo riporterà indietro nel tempo, ad affrontare le avversità e l’ignoto per arrivare finalmente alla verità.