Il re, il cuoco e il buffone

Libro meraviglioso. Vedo che lo definiscono leggero, sicuramente non è pesante, però secondo me dal dialogo con il libro si può trarre molto. L'ho amato.

L'opera riprende la figura di Tyll Ulenspiegel, personaggio del folklore tedesco. In un romanzo non-lineare, l'autore ci porta in un viaggio nella guerra dei trent'anni attraverso le vicende dei protagonisti. Gli eventi storici sono ben radicati, ma non vanno ad appesantire la lettura. Il libro predilige l'approfondimento dei personaggi e del loro modo di vivere la vita, a volte anche in maniera molto cruda. Attraverso di essi, Kehlmann ci offre uno specchio per riflettere l'umanità. È un libro forte, ci sono momenti pesanti, derivanti dalla magistrale intensità che l'autore è riuscito a catturare nell'opera. C'è folklore, superstizione, e un saluto al realismo magico, un mix che ricorda il Gogol' de "La Notte Prima di Natale". C'è un filo onirico che lega tutta la vicenda e delle situazioni dal risvolto assurdo in cui non si può non pensare ad un'ambientazione degna di Kafka con uno spruzzo di Beckett. Nonostante risvegli sensazioni visitate da altri grandi autori, Kehlmann ha una voce sua, ben definita e fortemente riconoscibile. Tyll è un libro che consiglio se si cerca una lettura che vada a toccare tutti i punti del piacere: quello della narrazione, dello stile, del dinamismo e dello sviluppo della storia e dei personaggi.

Libro molto scorrevole e dall'ambientazione molto bella, realistica e coinvolgente. Ottimo per gli amanti del genere storico