La prosivendola

E' il terzo romanzo del ciclo Malaussène e per me è il terzo libro dell'autore Pennac. Per quanto sussistano per forza di cose analogie con i precedenti, l'atmosfera che si respira è differente. Nel complesso l'ho apprezzato, ma forse un pochino meno de "La fata carabina". Si confermano alcuni elementi surreali e caotici del ciclo che possono solo essere amati o odiati dal lettore. Non consiglierei di partire da questo romanzo, ma di procedere con ordine. Occorre abituarsi ai personaggi, alla scrittura di Pennac ed accettare il patto con l'autore in merito ad alcuni elementi. Solo così, secondo me, si riesce ad apprezzarlo e ad avere il desiderio di andare avanti nella serie. Proseguirò nella lettura dei romanzi successivi.

Da quando ho letto il Paradiso degli Orchi non ho potuto fare a meno di proseguire con la lettura di questo ciclo di romanzi.. La trama è coinvolgente e i personaggi.. Non è possibile non affezionarsi a loro!

Prosa meravigliosa, storia accattivante e piena di colpi di scena, come i suoi precedessori del ciclo Malaussène. Scompiglio a casa Malaussène fra matrimoni, sotterfugi e proiettili. Benjamín affronta un momento molto particolare della sua vita, proprio dal momento in cui -come profetizzato dalla regina Zabo- decide di dare le dimissioni e non essere più un buon vecchio capro espiatorio. Piano piano la verità verrà fuori come un puzzle e verrà ripristinato l’ordine nella tribù Malaussène, con un nuovo piccolo arrivato e purtroppo senza il caro vecchio Thian.