Preludio alla fondazione

Anche se non è uno dei suoi libri più riusciti, "Preludio alla Fondazione" è il necessario prequel del "Ciclo della Fondazione", una delle più celebri e importanti saghe di Isaac Asimov e del genere fantascientifico, ultima parte del ciclo delle "Cronache della Galassia". Come in tutti i libri di Asimov le tematiche trattate risultano essere estremamente attuali al lettore contemporaneo: la ricerca del giovane Hari Seldon dei principi della psicostoria, la scienza che permette di prevedere matematicamente il futuro dell'umanità, non solo pone le basi di tutti i romanzi successivi, ma presenta inoltre interessanti spunti di riflessione in ambito politico e morale. Lo stile, anche se molto distate da quello usato da Asimov nei libri più celebri del ciclo, permette anche di comprendere il genio dell'autore gettando una nuova luce sull'intera saga, arricchendola di colpi di scena inaspettati e stupefacenti rivelazioni.

Stile pesante, se non siete amanti della fantascienza e di Asimov lasciate perdere Libro che può risultare interessante ad un fan del ciclo della Fondazione, perché fornisce continuità alla storia, e riferimenti ad altri libri sui robot, ma che si distingue per banalità e stile, a mio parere, sottotono rispetto a ciò a cui eravamo stati abituati con altri capitoli. Ritengo il titolo una lettura piacevole, ma non all'altezza della Fondazione stessa.

Una nuova teoria lascia basiti i matematici in onore del periodico "decennale", un giovane collega ha esposto la sua teoria sulla possibilità di matematicizzare il futuro. Un argomento che mette in pericolo il talentuoso Seldon il quale dovrà guardarsi dagli intrichi contorti di chi detiene il potere. Sarà grazie all'aiuto dell'affascinante Dors che lo scienziato riuscirà ad uscire incolume dalle avventure che si presenteranno. Un romanzo di fantascienza che lascia senza fiato, in cui lo scrittore mette in risalto tutto il suo ingegno nella semplificazione di un problema come la "psicostoria". Da encomio l'infinita risorsa fantasiosa della sua penna.