Persone normali

È un libro che nella sua prima parte mi ha suscitato sensazioni contrastanti rispetto all'opinione che mi stavo creando: non ero sicura di quanto mi stesse piacendo ma allo stesso tempo mi teneva incollata senza essere capace di smettere di divorare pagina dopo pagina. Poi ad un tratto qualcosa è cambiato, come una montagna russa che sale piano piano piano poi di colpo scende nella profondità delle emozioni e della vita. E così a capofitto di butta in un nuovo risvolto della storia, provocandoti anche lo stesso vuoto allo stomaco delle montagne russe. L'ho letto in una manciata di ore ma mi ha lasciato provata come una maratona lunga giorni.

Fin dalle prime pagine ho percepito una scrittura scorrevole e coinvolgente e mi sono trovata irrimediabilmente immersa nelle vicende dei protagonisti. Il romanzo, di per sé riporta la vita di Marianne e Connel, dal liceo, fino all'università e all'ingresso nel mondo del lavoro e solo nella conclusione, il lettore può veramente comprendere di aver assistito alla loro crescita come persone, alla loro ricerca di sé stessi e alla loro volontà di essere "persone normali". Riconosco che alcuni passaggi potrebbero risultare insoliti e alcuni dialoghi potrebbero sfiorare persino il perverso, ma credo che sia uno dei punti di forza del romanzo: riportare le vite di giovani adolescenti con una modalità che le fa apparire ordinarie, ma sottointendendo che così in realtà non sono. In aggiunta, la singolare e insolita mancanza di punteggiatura nei dialoghi spinge il lettore ad uno sforzo aggiuntivo nella lettura, che lo conduce ad un ancora maggiore coinvolgimento. In conclusione, l'atipico rapporto tra i due protagonisti racconta quanto si possa apprendere da un'altra persona, anche se essa è diametralmente opposta a noi, se solo si è disposti ad ascoltarla veramente.

Questa autrice o la ami o la odi. L’approccio iniziale è stato difficile ma poi l’ho letteralmente divorato. È la storia di Marianne e Connell che si conoscono al liceo, la madre di lui fa la domestica a casa di lei. Quindi classi sociali differenti. Lei chiusa nel suo mondo, lui apparentemente popolare…in realtà condividono più di quanto possano immaginare, al punto che tra loro si crea una sorta di legame indissolubile. Un lasciarsi e ritrovarsi in continuazione. Un dipendere l’uno dall’altra nonostante tutto. Bello, bellissimo.