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Questo romanzo trasgressivo e ricchissimo ci restituisce il disagio della pace in agonia in Francia, nell'Europa, nel mondo alla vigilia della seconda guerra mondiale.
«Tutto è gratuito, questo giardino, questa città e io stesso. Quando capita di accorgersene, viene il voltastomaco e tutto comincia ad oscillare; ecco la Nausea.»
Dopo aver viaggiato a lungo, Antoine Roquentin si stabilisce a Bouville, in uno squallido albergo vicino alla stazione, per scrivere una tesi di dottorato in storia. La sera, si siede al tavolo di un bistrot ad ascoltare un disco, sempre lo stesso: «Some of These Days». La sua vita ormai non ha piú senso: il passato è abitato da Anny, mentre il presente è sempre piú sommerso da una sensazione dolce e orribile, insinuante, che ha nome Nausea. Un romanzo trasgressivo e ricchissimo, sempre attuale, che ci restituisce il disagio del mondo in agonia alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Il libro piú libero di Sartre, il piú disinteressato e il piú appassionato insieme.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Pieno di spunti di riflessione
"La nausea" di Jean-Paul Sartre è come se la vita ti desse un pugno nello stomaco e poi ti chiedesse di rifletterci sopra. Antoine Roquentin, il nostro eroe (se così si può chiamare), inizia a vedere il mondo come un grande pasto che non riesce più a digerire. Cose normali – come una sedia o un albero – improvvisamente diventano insopportabili, e tutto sembra straripare di un fastidioso "non-senso". Sartre, con la sua filosofia esistenzialista, ci fa capire che la libertà assoluta non è una festa, ma un gran mal di pancia.
Unico per certe rappresentazioni toccanti di Parigi di quegli anni. Perspicace e profondo.
Recensioni
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