L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione:
Anno edizione: 2016
Anno edizione:
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Film particolare spaccato di vita vera raccontato con l'animazione a volte triste ma fondamentalmente con una visione positiva
Gli europei francofoni sono molto bravi a fare film d’animazione. Attraverso questi film vengono toccate una serie di tematiche sociali importanti. “La mia vita da zucchina” in particolare è un film commovente, un condensato di buone intenzioni e di vivere politically correct: nell’istituto per minori, in cui ogni ragazzo ha una storia drammatica alle spalle, il poliziotto è buono, il giudice è comprensivo. C’è spazio anche per la curiosità della sessualità – «che fa il pisellino esplode?» - gli amori delicati e i rossori della pubertà. È un film estremamente gradevole nonostante il clima triste nel quali ci si immerge nel seguire Icare detto Zucchina. Rimasto orfano a nove anni di una madre alcolizzata - il padre lo aveva abbandonato anni prima – il nostro eroe viene interrogato da Raymond, un empatico poliziotto che a sua volta si saprà aver perso il proprio figliuolo. Lo accompagnerà nella casa-famiglia dove troverà tanti bambini nella sua stessa condizione, però andrà regolarmente a trovarlo. Simon, Ahmed, Jujube, Alic e Bétrice e poi l’ultima arrivata Camille, pupazzi di plastilina animati in stop motion, vivono isolati dal mondo in una sorta di carcere con porte aperte in una campagna isolata così come sono assolutamente deserte le montagne innevate dove vanno a fare una scampagnata. Il dato surreale circonda il gruppettino dei bambini e fa emergere ancora di più la coesione che nasce tra loro. Un po’ come i personaggi di Linus, Snoopy, Lucy, Charlie Brown e Shröreder, l’altezza del punto di vista è quella dei bambini che vivono in un microcosmo tutto loro, ma mentre gli eroi statunitensi sono i figli di una middle-class suburbana e integrata, qui sono bambini che fanno parte di un’umanità sofferente e che hanno vissuto ai margini della società. Chi ha avuto i genitori drogati, chi la madre rimpatriata a forza nel paese d’origine, chi il padre pedofilo o assassino o ladro. I pupazzi con gli occhioni grandi di Claude Barras assomigliano molto a quelli di Tim Burton de La sposa cadavere del 2005. “La mia vita da zucchina” è tutto immerso in un tono malinconico. Icare ha con sé una lattina di birra come unico ricordo della madre (che però faceva un purè molto buono) e ha disegnato su un aquilone il suo papà da un lato e una gallina sul retro perché la mamma diceva che suo padre «correva sempre dietro alle pollastrelle». Il film è tratto dal libro “Autobiografia di una zucchina” di Gilles Paris e il primo lungometraggio dello svizzero Claude Barras riuscirà ad averne i diritti nel 2008 e solo dopo l’incontro con la cineasta francese Cecile Sciamma riuscirà a realizzarlo solo ora. Il film è stato girato al Ple Pixel di Villeurbanne al ritmo di trenta secondi al giorno. È stato presentato alla “Quinzaine des Réalisateurs” del festival di Cannes del 2016 e proposto all’Oscar come migliore film straniero dalla Svizzera. Bravi anche i doppiatori italiani: Lorenzo D’Agata (Zucchina), Lucrezia Roma (Camille), Riccardo Suarez (Simon), Stefano Mondini (Raymond).
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore