Nome d'arte di M. de Poliakoff-Baïdaroff. Attrice francese. Di famiglia russa, con sorelle attrici, comincia a lavorare in Francia dal 1949 ma trova in Italia i primi ruoli corposi. Recita fra gli altri, in Le infedeli (1953) di Steno e Monicelli, Giorni d’amore (1954) di G. De Santis e Le avventure di Giacomo Casanova (1955) ancora di Steno. Dotata di un fascino elegante e misurato, è in grado di far affiorare anche una esplosiva sensualità, sempre temperata dallo sguardo soave e innocente. Così la esalta M. Ferreri in Una storia moderna: l’ape regina (1962) in cui le fa interpretare la parte della moglie «divoratrice» del sempre più esausto marito U. Tognazzi. Parimenti, J.-L. Godard ne valorizza i caratteri di modernità proiettandola nei panni della donna borghese prostituta per consumismo di Due o tre cose che so di lei (1967). Dagli anni ’70 trova sempre meno ruoli confacenti e si limita a poche apparizioni come in Tangos - L’esilio di Gardel (1985) di F. Solanas o Splendor (1989) di E. Scola, dedicandosi soprattutto alle serie televisive.