Antopologo ed etnologo francese, Augé ha rivestito il ruolo di Direttore di ricerca all'ORSTOM (oggi IRD) fino al 1970, quindi "directeur d'études" presso l'EHESS di Parigi, ha compiuto numerose missioni in Africa, in particolare in Costa d'Avorio e in Togo. Dalla metà degli anni Ottanta ha diversificato i suoi campi d'indagine. Ha quindi compiuto diversi viaggi in America Latina.
Partendo da un osservatorio più vicino, in Francia e in particolare Parigi, si dedica ormai da molti anni alla costruzione di una "antropologia dei mondi contemporanei".
La fama in ambito scientifico arriva con le sue ricerche sul campo in Costa d’Avorio e nel Togo concernenti la malattia, la morte e i sistemi religiosi (Le Rivage alladian, 1969; Théorie des pouvoirs et idéologie, 1975; Pouvoirs de vie, pouvoirs de mort, 1977; trad. it. 2003).
Ma la popolarità più ampia è arrivata con l'analisi negli spazi moderni (autogrill, centri commerciali...) basati sull'assenza di storia e identità. Nasce così la sua celeberrima teoria dei 'nonluoghi' espressa in Un ethnologue dans le métro (1985; Un etnologo nel metrò, Elèuthera 1992) e Non-lieux: introduction a une anthropologie de la surmodernité (1992; Nonluoghi. Introduzione ad una antropologia della surmodernità, Elèuthera 1993).
Tra le sue altre opere ricordiamo Le temps en ruines (2003; trad. it. Rovine e macerie. Il senso del tempo, 2004 Bollati Boringhieri), La mere d’Arthur (2005; La madre di Arthur, Bollati Boringhieri 2005), L'anthropologie (2004, L'antropologia del mondo contemporaneo, Elèuthera 2006).
Nel saggio Le métro revisité (2008; Il metro rivisitato, Raffaello Cortina 2009) torna a interrogarsi su questo luogo per eccellenza dello spazio pubblico dove circolano opinioni, povertà, musica e sogni.
Ricordiamo ancora l'autobiografia intellettuale La vie en double (2010, Straniero a me stesso. Tutte le mie vite di etnologo, Bollati Boringhieri 2011) e un altro saggio che narra alcuni aspetti molto personali dell'autore accanto alla riflessione generale sul tema: Le temps sans âge (2014; Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste, Raffaello Cortina editore 2014). Tra le altre sue pubblicazioni ricordiamo: I giardini del Lussemburgo (2015), Il dio oggetto (2016) La guerra dei sogni. Esercizi di etno-fiction (2016), il saggio Momenti di felicità (2017) e Cuori allo schermo (Piemme, 2018).
Marc Augé si è spento a Poitiers il 24 luglio 2023. Così è stato ricordato su la Repubblica: «Qualunque cosa si pensi ..., Augé ci ha fotografati. È stato il Brian Eno dell'antropologia, lo studioso raffinato e pop che ha disegnato l'abitare contemporaneo meglio di chiunque altro.»