Evelyn Arthur Waugh è considerato il più grande scrittore satirico inglese, erede diretto della grande tradizione di Chaucer e Swift.
Narratore dall’umorismo elegante e distaccato, già con i primi lavori divenne la voce più rappresentativa di una generazione aristocratica, decadente e iconoclasta.
Dopo la laurea a Oxford, e un breve periodo come insegnante in scuole private, si dedicò interamente alla letteratura. Negli anni Trenta fece molti viaggi in Europa, Africa, Oriente e Messico, e durante la seconda guerra mondiale fu con la Royal Navy in Medio Oriente. Convertitosi al cattolicesimo nel 1930, affidò la sua rigorosa ricerca morale a una serie di romanzi che lo resero celebre. Con la sua prosa netta ed elegante ha raggiunto effetti di ironica e crudele comicità: la sua acre satira della società moderna, del suo materialismo, della sua fondamentale mancanza di valori si esprime in forme a volta a volta grottesche, fantastiche, macabre, sempre però brillanti di amara arguzia e fantasia.
Tra i suoi romanzi più noti: Lady Margot (Decline and fall, 1928), Una manciata di polvere (A handful of dust, 1934), L’inviato speciale (Scoop, 1938), Ritorno a Brideshead (Brideshead revisited, 1945), Il caro estinto (The loved one, 1948), e la trilogia antimilitarista Uomini alle armi (Men at arms, 1952), Ufficiali e gentiluomini (Officers and gentlemen, 1955) e Resa incondizionata (Unconditional surrender, 1961).
Alcune sue riflessioni sulla scrittura (da un'intervista concessa da Waugh alla Paris Review nel 1963): «Io non concepisco la scrittura come un'indagine del personaggio, ma come un esercizio nell'uso della lingua. È da questo che sono ossessionato. Non ho alcun interesse per la tecnica psicologica. Ciò che mi interessa è il dramma, il discorso, gli eventi.
Ci sono sempre parole che mi ronzano in testa: certe persone pensano per immagini, altre per idee. Io penso interamente per parole.
Quando arriva il momento in cui intingo la penna nell'inchiostro queste parole hanno ormai raggiunto un ordine sufficientemente presentabile.»