Anthony Burgess è stato uno scrittore inglese. Pubblicista e critico (ha scritto, tra l’altro, una introduzione a Joyce, Ecco ognuno, (Here comes everybody, 1965, nt), è noto soprattutto per i numerosissimi romanzi, tra i quali Letti d’Oriente (Beds in the East, 1959), Un’arancia a orologeria (A clockwork orange, 1962 da cui è stato tratto il film di S. Kubrick L’arancia meccanica), Il seme inquieto (The wanting seed, 1962), Visione degli spalti (A vision of battlements, 1965), Gli strumenti delle tenebre (Earthly powers, 1980), considerato fra le migliori opere narrative in lingua inglese della seconda metà del Novecento, nel 1983 vinse la prima edizione del premio Malaparte, Notizie dalla fine del mondo (End of the world news, 1982).
Al gusto dell’intreccio e della sperimentazione stilistica e di genere (biografie romanzate, saghe storiche e fantastoriche, satire a sfondo fantascientifico, fino a un cupo remake del romanzo orwelliano 1984), Burgess associa conservatorismo etico e politico, complicazioni religiose e psicoanalitiche.
Fonte immagine: Illustrazione digitale di Cecilia Viganò