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Anno edizione: 2018
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Uno dei racconti di formazione più riusciti della nostra letteratura, il documento più autentico di un'epoca e di una trasformazione cruciale e lo specchio allo stesso tempo realistico e poetico delle nobili e confuse aspirazioni di un'intera generazione.
«Il principale valore documentario del libro è tuttavia nel contributo che può dare a una storia dell'Italia sotto il fascismo e a una caratterizzazione dell'attrattiva che un movimento fascista in generale, attraverso malintesi spontanei o procurati, può esercitare sui giovani» – Elio Vittorini
«Nel "Garofano" la politica ha parte importante, ma più ancora contano gli umori e le passioni di una gioventù pronta a riconoscersi nel fascismo a condizione che questo insista sul suo ruolo rivoluzionario, sulla sua capacità di interpretare il desiderio di rimescolamento sociale e culturale» – Cesare De Michelis
Siracusa, anni venti. Alessio Mainardi, liceale inquieto e ribelle, aderisce con entusiasmo alla prima fase antiborghese e rivoluzionaria del fascismo. L'iniziazione alla vita adulta lo porta a sbandare tra la relazione fuggevole e ideale con la studentessa Giovanna, schiva e austera, e il rapporto concreto e sensuale con la misteriosa prostituta Zobeida. Ma anche, infine, a mettere da parte i sogni di ribellione per una vita più ascetica o borghese. Il primo romanzo di Vittorini, censurato negli anni trenta per le tematiche fortemente sensuali e per le implicazioni politiche e pubblicato solo nel 1948, è uno dei racconti di formazione tra i più riusciti della nostra letteratura, il documento più autentico di un'epoca e di una trasformazione cruciale e lo specchio allo stesso tempo realistico e poetico delle nobili e confuse aspirazioni di un'intera generazione.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Romanzo travagliato, per stessa ammissione dell’autore nel suo saggio che divenne prefazione solo per la prima edizione del 1948. Iniziato in età giovanile, fu pubblicato solo nel dopoguerra “per avverse circostanze”, tra queste anche la censura nonostante l’adesione del protagonista, il liceale Mainardi, ad un fascismo di prima maniera, che richiamava più per la carica rivoluzionaria e antiborghese e per una carica di violenza istintiva che per un’adesione ideologica (ammesso che all’inizio ci fosse un impianto ideologico coerente e riconoscibile nel fascismo). Il delitto Matteotti viene inizialmente richiamato diverse volte per evidenziare la contrapposizione tra i primi schieramenti a favore o contro l’onorevole assassinato. Una volta definito a grandi linee il contesto politico e storico della storia, il romanzo si immerge nella relazione tra il Mainardi e la giovane Giovanna, ormai al termine del percorso scolastico, incontrata di persona solo una volta e, successivamente, nei diversi resoconti degli amici e conoscenti. Una storia di amore che si mescola con la relazione con Zobeida, una donna di malaffare che vive nell’atelier di una tenutaria (non si capisce bene se sia una semplice prostituta o qualcosa di più). L’ultima parte del romanzo assume una dimensione quasi onirica, fa da sfondo un funerale di una giovane suicida per amore dal quale scaturisce un improbabile dibattito sulle norme da applicare all’amore. La contestualizzazione geografica è molto vaga, si fa riferimento ad un Duomo e alla sua piazza circondata da “palazzine rosse settecentesche a semicerchio”, un Arcivescovado dal quale proveniva un “puzzo di preti” ed un odore di limoni e ad un arsenale/cantiere di barche posizionato dopo un ponte che riportano alla mente Ortigia, centro storico di Siracusa; una montagna rosa ed il lungo corso denominato Parasanghea scompigliano però le certezze!
Romanzo di formazione, a mio parere, utilissimo ai giovani lettori. Questo romanzo ritrae un'Italia sotto il fascismo, con le sue conseguenze politiche e personali del protagonista; ma narra anche e soprattutto la sua formazione personale, attraverso le sue vicende, in cui ciascun lettore -di qualsiasi epoca- può ritrovare sè stesso.
Testo da godersi centellinandolo nella lettura. A mio avviso è un capolavoro letterario per la immediatezza delle immagini rappresentate e dei sentimenti toccati. lo consiglio vivamente anche per il periodo storico rappresentato.
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