Attore italiano. Più personaggio che attore, odontotecnico a tempo perso che bivacca ai margini del cabaret milanese, viene notato da Steno che lo vuole come figurina di piccolo lumbard nel suo Il padrone e l'operaio (1975) al fianco di T. Teocoli e R. Pozzetto. Ma sono soprattutto i figli del regista, C. Vanzina e lo sceneggiatore E. Vanzina, che ne colgono le potenzialità insite nel volto perennemente abbronzato, nell'espressione da furbo matricolato, nella parlata meneghina stracolma di tic verbali, ritagliandogli gustosi ruoli da riccastro strafottente o imprenditore bauscia (dai cast corali di Sapore di mare, 1983 e Vacanze di Natale, 1983 fino a Yuppies - I giovani di successo, 1986). Limitato nella gamma dei ruoli da ricoprire (ma prova a essere serio con D. Risi in Scemo di guerra, 1985), mai a corto di battute, immediatamente assorbite dal linguaggio comune, riceve autentica consacrazione con il televisivo Zampetti, industriale del salame de I ragazzi della iii C (1987). Negli ultimi anni sopravvive a sé stesso come citazione vivente di una certa commedia che non c'è più, per es. nel piccolo ruolo che gli confeziona l'amico e collega di tanti set J. Calà nel nostalgico Vita smeralda (2006).