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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Il terzo volume della collana curata da Massimo Cacciari e Natalino Irti.
«Dike, la Giustizia, figlia degli Dei, sarà forse costretta, alla fine del suo destino, a coincidere con Nomos, il diritto posto dalla volontà umana uscita da una guerra vittoriosa? La Giustizia apparirebbe allora come un fatto, indisgiungibile dal fatto del potere e delle sue leggi. Oppure Dike, la Giustizia, fa segno, indica qualcosa che trascende i fatti, e che tuttavia deve coi fatti del potere e delle leggi implicarsi? Ecco l’interrogazione eterna della nostra civiltà. Per comprendere come oggi questi concetti e rapporti si dispongano, è necessario tornare al punto in cui si sono determinati per la prima volta, ripercorrerne la genealogia. E' quello che fanno Cacciari e Irti ripensando un classico saggio del grande filologo Werner Jaeger, apparso all’indomani della seconda Guerra mondiale»
A partire dall’Elogio del diritto di Werner Jaeger, l’illustre filologo tedesco, gli autori ragionano sulla dicotomia del diritto nell’antica Grecia: da una parte la dike, l’ideale di giustizia ispirato direttamente dalla divinità, e dall’altra il nomos, la legge degli uomini che regola il vivere civile; due concetti che si completano ed equilibrano l’uno con l’altro. Il modello greco insegna quanto, ancora oggi, sia necessario che la giustizia si traduca nella concretezza di misure effettive, e che la legge non si regga esclusivamente su un’imperatività priva di passioni.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Libro straordinario, da avere in ogni biblioteca che si rispetti!
Fondamentale.
Dialogo tra un filosofo e un giurista sul modo di vedere il diritto e la sua dignità partendo dalla sua crisi attuale. Ambe due profondi, non in contrasto, ma con ovvie diverse sensibilità. Una opera di confronto necessaria di questi tempi di inutili litigi e sterili offese vicendevoli. Si torna al dialogo/confronto sempre stimolante per i lettori, sempre chiarificatore per gli autori.
Recensioni
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