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Anno edizione: 2020
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Chi poteva immaginare che il Prof Pennacchioni a scuola fosse una schiappa? Una riflessione sul rapporto tra i ragazzi e la scuola, sugli alunni difficili e sulle possibili cure al "mal di scuola" da uno scrittore che è stato su entrambe le barricate.
«Ogni ministro dell'educazione, ogni insegnante e ogni genitore dovrebbe leggere questo libro» – Michael Morpurgo
Diario di scuola affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo "alunni" si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli "sfaticati", dei "fannulloni", degli "scavezzacollo", di quelli che vanno male a scuola, insomma, di cui lo stesso Pennac ha fatto parte e da cui è uscito grazie ad alcuni insegnanti incontrati nel corso della sua carriera scolastica. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sul ruolo degli educatori, dei genitori e della famiglia. Con la solita verve, l'autore della saga dei Malaussène movimenta riflessioni e teoria con episodi buffi o toccanti, e pone il concetto di "amore" al centro della relazione tra allievo e insegnante, affidandolo alla dolcissima metafora delle rondini che si apprestano a migrare: «Quelle che non stanno in riga. Che non seguono la retta via. Risultato: vetro fisso. Toc! Tramortita sul tappeto. Allora uno di noi si alza, prende la rondine stordita nel palmo della mano, aspetta che si risvegli, e la manda a raggiungere le sue amiche. La resuscitata vola via, zigzagando nello spazio ritrovato, dopodiché punta dritto a sud e sparisce nel suo avvenire». Età di lettura: da 12 anni.
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Un invito agli insegnanti di oggi a leggere questo brillante testo di Pennac! Un tuffo nel passato e qualche lezione!
Il testo, di piacevolissima lettura, è stato per me un tuffo nel passato di studente: Pennac fa riemergere le forti emozioni, le sensazioni, i pensieri che accompagnano da sempre gli studenti di ogni età. In questo modo, ci mette di fronte alle debolezze degli alunni più "difficili", stimolando la riflessione pedagogica necessaria per affrontare il lavoro con gli stidenti.
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