Cuore di tenebra

Joseph Conrad, con Cuore di tenebra, costruisce un viaggio che non è solo geografico, ma soprattutto interiore. La discesa lungo il fiume Congo diventa una lenta immersione nell'orrore, nell'alienazione e nella crudeltà del colonialismo, ma anche nella natura più oscura dell’animo umano. È un romanzo breve, eppure densissimo, che non lascia spazio a letture superficiali: ogni parola pesa, ogni descrizione è un frammento di un’angoscia più grande, ogni silenzio dice più di quello che viene effettivamente detto. Marlow, il narratore, è una figura emblematica: non è un eroe nel senso classico, non è il salvatore del mondo, né un rivoluzionario. È un testimone, un osservatore che, a poco a poco, si trova costretto a confrontarsi con la brutalità della realtà coloniale e con l'enigmatica figura di Kurtz. Ed è proprio Kurtz il centro gravitazionale del romanzo, il simbolo di un potere che, nel momento in cui diventa assoluto, si autodistrugge. La sua voce, che risuona anche in assenza, il suo carisma, la sua discesa nella follia lo rendono un personaggio indimenticabile, quasi mitologico. Eppure, ciò che più inquieta non è lui in sé, ma il fatto che Conrad non lo dipinga come un mostro alieno, bensì come il risultato estremo di un sistema già marcio alla radice. Lo stile di Conrad è denso, carico di simbolismo e di immagini potenti. Il ritmo è volutamente lento, ipnotico, quasi soffocante, proprio per trascinare il lettore in quell’atmosfera malata e opprimente che avvolge la storia. Non è un romanzo che si legge per il piacere dell’intreccio, né per l'azione, ma per la riflessione che impone. Se devo trovare un difetto, è che questa lettura non è per tutti: richiede attenzione, pazienza e voglia di lasciarsi trascinare in un mondo che scomoda e disturba. Ma è proprio questo il suo punto di forza. Cuore di tenebra non si dimentica, e continua a risuonare nella mente anche dopo aver chiuso l’ultima pagina.

Purtroppo il racconto non mi è piaciuto. Poco scorrevole e molto molto lento. Peccato perché avevo alte aspettative.

lettura a tratti pesante ma dura e dritta al punto.