L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In Zabriskie Point sono rappresentati i punti chiave di quel delicato momento storico fra la fine dei 60 e l’inizio dei 70: la crisi generazionale che spinse i giovani a ribellarsi all’autorità precostituita, lo scontro di classe – ma visto dall’alto: Antonioni era di origini borghesi – e soprattutto l’amore libero, felice, universale rappresentato nella visionaria sequenza in cui decine di coppie si amano, facendo da specchio ai protagonisti, sullo sfondo del deserto californiano, accompagnati dalla colonna sonora strumentale dei Pink Floyd. I lunghi capelli al vento di Daria Halprin nel film, il loro volto enigmatico, la sabbia e le dune della Death Valley, l’incontro fra due corpi che non si conoscono e due anime che si riconoscono, la danza dell’amore che dura poche ore o tutta la vita. Eros legato a Thanatos: dopo la morte del protagonista (Mark Frechette), Antonioni chiude il cerchio con un finale agghiacciante. L’esplosione della villa sulle rocce e di tutto quello che essa rappresenta: capitalismo, consumismo, accumulazione, mercificazione, sempre sulle note Pink Floyd (ma nello score ci sono anche Rolling Stones e Grateful Dead). Un maestro indimenticabile e indimenticato. Bellissimi i protagonisti, nella celebrazione della bellezza dei vent'anni, dei suoi ideali, sogni e speranze. Beato chi conserva addosso lo sguardo e lo spirito dei vent'anni vissuti nella libertà delle proprie esperienze, e chi a distanza di anni viene guardato attraverso il caleidoscopico dei vent'anni, perché si sentirà sempre giovane.
Storia di un amore intenso e fugace vissuto sullo sfondo delle proteste studentesche di fine anni ‘60. Le vite di due giovani, Mark e Daria, s’incrociano a Zabriskie Point, nel più profondo deserto californiano. Il primo è un ribelle in fuga da Los Angeles, la seconda è una giovane segretaria d’azienda. Così diversi eppure così simili, i due non possono fare a meno di attrarsi. Il ritmo ansante che s’impossessa del film sin dalle prime sequenze sembra suggerirci che i protagonisti stanno avviandosi verso un finale tragico ma ineluttabile, logica conseguenza di una società spietata che cerca e condanna i suoi capri espiatori. La scena finale vale poi da sola la visione del film…ma, perdonatemi, raccontarla sarebbe un vero delitto. Inno anti - capitalista (Elogio della lentezza) firmato dal monumentale Michelangelo Antonioni, Zabriskie Point è una pellicola colma di rabbia e sdegno, sognante e cupa al tempo stesso, accompagnata da una colonna sonora coinvolgente (Pink floyd su tutti) e da una fotografia che emoziona. Film cult.
Fuga, scelta individuale, amore, consumismo e morte. I temi cari ad Antonioni sono tutti miscelati con perfetto dosaggio in "Zabriskie point", manifesto di un’utopica sconfitta della società dei consumi. Il regista, abbandonata ogni confidenza con il carrello, pianta la cinepresa distante dagli avvenimenti, lontana dai personaggi, ponendo maggiormente l’accento nel rapporto tra piccolo e grande, tra individuo e mondo. Il deserto come metafora del vuoto nel quale gli incontri hanno un significato particolare, si oppone nella seconda fase del film alla città che occupa invece tutta la prima parte, descritta solo attraverso le inquadrature d’insegne pubblicitarie, per la verità inquadrate con la stessa volontaria caoticità visiva usata nella sequenza con la quale si apre il film, durante una riunione del collettivo universitario, anche questo come gran supermercato delle idee collettive dal quale Mark si allontana.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore