... E venne chiamata Due Cuori

È uno dei viaggi che più o amato, la magia si è spenta quando mi hanno detto che la storia non era una “storia vera”

Questo libro mi è stato regalato circa 2 anni fa da mia cugina dopo che la mia prof me l’aveva consigliato. Non ricordavo dice fossi arrivato perché iniziai a leggerlo appena li scartai ma poi interruppi la lettura. Pochi giorni fa ho deciso di spolverarlo e di riaprirlo. C’erano ancora dei segni a matita di pensieri annoterò o di passi evidenziati. Non ricordavo quanto profondo e “distruttivo” fosse. Questo libro mi è arrivato dentro l’anima e c’è rimasto. Un’analisi dell’essere e del vivere, messo a confronto con la società d’oggi tra vizi e agi. linguaggio semplice e scorrevole talvolta con dei punti in cui compaiono termini propri della professione della protagonista o termini comunque non molto comuni (grazie a questo libro ho imparato il significato di PERORARE, che prima non conoscevo, grazie Marlo)

Dopo aver sentito parlare benissimo di questo libro e averlo acquistato con grandi aspettative devo dire che ne sono rimasta molto delusa. Innanzitutto la storia viene presentata come vera, quando a quanto pare ci sono state parecchie controversie in proposito. Ma questo in realtà non impedirebbe di godersi la lettura e apprezzare il messaggio che l'autrice vuole trasmettere. Il vero problema che ho incontrato è che ho fatto sinceramente fatica a leggere questo libro (e ne leggo molti), per nulla coinvolgente a mio parere, stile troppo giornalistico con qualche passaggio filosofico decisamente banale che non ti entra dentro come un senso di illuminazione come accade con altre letture. Io personalmente non lo consiglio.