L'uomo di neve

Personalmente ho fatto un po fatica nella parte centrale del libro, ero partita molto bene ma le tante false piste e i possibili colpevoli sviano un po' troppo spesso l'attenzione. Credo però che questo fosse proprio l'effetto che l'autore voleva ottenere. Troppo presi nel cercare di capire chi possa essere il killer, ci si dimentica di dettagli fondamentali che vengono dati al lettore proprio nelle prime pagine e bam! all'improvviso l'illuminazione. Cominci a incastrare i pezzi e le ultime pagine volano mentre tu e Hole cominciate a capire tutto. Finale perfetto!

Ho letto tutti gli altri libri di Nesbo, tranne il Leopardo, che leggerò a breve. Questo, a mio avviso, è senz'altro il migliore. Mai come per questo autore i libri vanno letti rigorosamente in ordine, poichè le vicende giudiziarie e quelle personali di Hole sono sempre più intrecciate tra loro. Anche se forse un'idea sul nome dell'assassino può venire verso metà libro o anche prima, la girandola di false piste e falsi colpevoli è talmente coinvolgente che le ultime 100 pagine sono volate in un attimo. Il personaggio di Harry Hole è veramente splendido, sempre meglio tratteggiato e sempre più problematico e proprio per questo sempre più simpatico e soprattutto vero. Ho adorato Wallander e ora, come dice M. Connelly nella sua recensione, Harry Hole è il mio nuovo eroe giallo preferito.

Mai avrei pensato ai pupazzi di neve come "firma" di un serial killer. Nesbo invece sì e il risultato è davvero inquietante. Il libro ti prende dalla prima pagina anche se richiede pazienza per arrivare all' epilogo. Difetti: un po' ridondante in alcune parti (le descrizioni dei paesaggi, ad esempio, sono spesso ripetitive), qualche sforbiciata su cinquecento pagine si poteva dare, senza peraltro alterare lo svolgimento della storia. Nel complesso, rimane un ottimo thriller.