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Nationality Letteratura: Danimarca
L'uomo che voleva essere colpevole
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L'uomo che voleva essere colpevole - Henrik Stangerup - copertina
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uomo che voleva essere colpevole

Descrizione

Uno dei capolavori della letteratura scandinava, considerato da Anthony Burgess un grandissimo romanzo che merita l'attenzione di tutti i lettori.


Un uomo, dopo una lite violenta, uccide sua moglie. È una sera qualunque, in un appartamento come tanti, a Copenaghen. Ma l’azione si svolge in un prossimo futuro e in una società che molto somiglia all’ideale modello della socialdemocrazia scandinava, deformata quel che basta a renderla più universale. Lo Stato che si prende cura del bene comune «dalla culla alla tomba» si è trasformato in una gabbia di conformismo, regno del consenso e dell’eufemismo, in cui tutto è pianificato e obbligatorio, compresa la felicità. E poiché l’omicidio non è altro che insufficiente adattamento sociale, Torben, l’assassino, viene sottoposto a cure psichiatriche e rimesso in libertà. Ma contro le regole di un sistema che nega la responsabilità individuale, Torben si ostina a voler essere giudicato e punito per quel che ha fatto. L’uomo che voleva essere colpevole è la storia di un processo kafkiano alla rovescia: l’inutile e sempre più assurdo tentativo del protagonista di dimostrare la propria colpa, l’angosciante senso di isolamento, la spirale di dubbi, lo sfaldarsi dell’identità e della realtà stessa diventano emblematici della condizione umana in un mondo che rifiuta la dimensione etica e si illude di delegare alla scienza la soluzione dei problemi morali. Solitari destinati a perdere nella lotta impari contro il proprio tempo, i personaggi di Stangerup, figli di Kierkegaard, preferiscono sempre e comunque prendere il rischio della loro verità e provare a essere «Quel singolo» che il filosofo danese voleva scrivere sulla sua tomba. Postfazione di Anthony Burgess.
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Dettagli

2023
19 aprile 2023
174 p., Brossura
Manden der ville være skyldig
9788870918687

Valutazioni e recensioni

GiulyParateiko
Recensioni: 5/5
Orwell in Danimarca

Una sorta di romanzo Orwelliano, ma con sfumature danesi, ma se vi aspettate l'atmosfera hygge rimarrete delusi. Una critica alla società estremamente attuale. Lo consiglio soprattutto a chi abbia voglia di esplorare letterature diverse.

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Tina Salierno
Recensioni: 5/5

Il protagonista Torben è uno scrittore che vive a Copenaghen con la moglie e il figlio. Conduce una vita alienata e piena di insoddisfazioni, tanto da arrivare ad uccidere la moglie. La società in cui vive, che plasma i cittadini e pianifica la loro vita, non lo considera colpevole. Torben cerca in tutti i modi di farsi riconoscere colpevole, vuole essere punito per quello che ha fatto ed espiare le proprie colpe. Solo così potrà essere riammesso nella società, riconquistare la libertà, rinascere, ritrovare se stesso, il proprio io per poter vivere poi la sua vita. Ma questa ideologica "società perfetta", che considera l'omicidio un'insufficiente causa di colpevolezza, lo condanna all'emarginazione e alla follia. Un libro scritto in maniera semplice e scorrevole, che ti travolge e che si legge tutto d'un fiato, ti fa pensare:"Nel futuro potrebbe essere fattibile una società fatta di uomini che pensano e agiscono tutti allo stesso modo come degli automi?"

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Recensioni: 4/5

seppur scritto negli anni sessanta, questo libro su una ipotetica ma abbastanza reale Copenhagen offre tanti spunti di riflessione sulla omologazione delle masse.

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Recensioni

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Recensioni: 5/5
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Henrik Stangerup

(Fredriksberg 1937 - Copenaghen 1998) scrittore danese. Formatosi negli anni della contestazione studentesca, ma anche a contatto con l’esistenzialismo durante i soggiorni in Francia, entrò in polemica con il dogmatismo marxista della cultura danese degli anni Settanta, come testimonia il romanzo antiutopico L’uomo che voleva essere colpevole (1973). La difesa dell’individuo e della sua autenticità si richiama al «singolo» di S. Kierkegaard e alla sua filosofia degli stadi della vita (estetico, etico e religioso), su cui è scandita la trilogia di romanzi storici Lagoa Santa (1981), È difficile morire a Dieppe (1985, nt), Fratello Jacob (1991).

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