Talking at night

Mi dispiace tanto dirlo ma questo libro proprio non mi è piaciuto. All'inizio l'ho trovato veramente noioso, poi mi aspettavo di trovare uno sviluppo anche nella scrittura in contemporanea alla crescita dei personaggi, ma così non è stato. Per tutto il libro viene affrontato il tema della depressione e delle dipendenze come se fosse un argomento marginale nella vita delle persone che ne soffrono, per niente realistico secondo me. La storia di Will e Rosie poteva anche essere carina e originale, ma secondo me la scrittrice non aveva molto le idee chiare su che tipo di romanzo voleva scrivere. Ad un certo punto mi è sembrato che voleva male ai suoi personaggi e che tutte le sfighe dovessero capitare a loro giusto per scrivere qualche pagina in più. Forse ho avuto un'impressione così negativa perché mi aspettavo qualcosa di meglio, invece è un libro anche un po' superficiale secondo me. Dico questo perché appunto i temi trattati sono seri, però forse Claire non voleva renderli il focus principale del libro, non so. Comunque per me purtroppo è un grande no, e mi dispiace anche visto che aveva tutti i presupposti per piacermi.

Libro che mi ha agganciata fin da subito e che ho letto il poco tempo. Durante la lettura posso dire mi sia piaciuto molto. Una volta terminato però mi è rimasta la sensazione che mancasse qualcosa, soprattutto nella parte finale. Forse mi sarei aspettata maggior profondità nel trattare i temi che si incontrano nella lettura. Comunque mi sento di consigliarlo.

Primo libro che ho letto dell’ autore e l ho divorato! È stato bello essere coinvolta nella vita dei personaggi, nella loro crescita con i loro problemi e ambizioni