«Davvero, non ho alcun dono, se non forse una certa conoscenza della natura umana».
Capelli bianchi color neve, occhi azzurri e gentili, abiti di broccato e pizzo. Non assomiglia al solito detective la Miss Marple di Agatha Christie, al contrario, sembra sfuggire a ogni tipo di logica e stereotipo. E non c'è nulla di meglio che passare inosservate, mimitizzandosi tra le stradine del paesino di St Mary Mead dove Jane si divide tra le sue passioni: birdwatching, lavoro a maglia e giardinaggio, ma anche un po' di sano e mondano socializing; del resto chi rinuncerebbe al tè delle cinque con le amiche?
Ma tra un lavoro a maglia e l'altro, Miss Marple ama soprattutto indagare. E un personaggio che, stando alla sua stessa creatrice, «si aspetta sempre il peggio da tutti e da tutto», difficilmente sbaglia.
Mai accompagnata, e irreprensibilmente single, Miss Marple divide la scena a volte con il nipote scrittore Raymond West e la moglie, entrambi alquanto scettici sull'indole investigativa della zia.
Incontriamo per la prima volta Jane nel romanzo La morte nel villaggio (1930), storia che da subito attirò l'attenzione di moltissimi lettori rimasti folgorati e affascinati da questa detective singolare. Un personaggio destinato a varcare il confine del libro per approdare al cinema e alla televisione, grazie a interpretazioni memorabili. Dalla quasi comica Margaret Rutherford all'austera Angela Lansbury, la fedelissima Joan Hickson nella serie BBC, e la moderna Julia McKenzie, regina nel ruolo a partire dal 2009.