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Il film racconta, nei tipici toni della commedia italiana sentimentale, la nascita, la crescita e l'epilogo (quanto mai aperto) di una inconsueta storia d'amore, tra una diciassettenne (Niki) ed un trentasettenne (Alex): lei va ancora a scuola, lui è un affermato creativo in un'agenzia di pubblicità ed un giorno si scontrano per caso in strada...lui sul suo macchinone rampante, lei sul suo scooter scassato...non può non essere attrazione fatale...con tutto il bello ed il brutto del caso... Il bello è che Alex, dopo una prima resistenza, si lascia travolgere da questa storia, tanto che a volte il diciassettenne sembra lui; il brutto è che questa coppia dovrà lottare con molti pregiudizi (compresi quelli dei genitori di Niki) e con il ritorno della fidanzata storica di Alex... Il film, sebbene fossi un po' prevenuta sul ruolo da regista che Federico Moccia ha assunto (sinceramente, dopo quello di autore di programmi televisivi e di scrittore, mi sembrava troppo) e sebbene nutrissi delle perplessità sul ruolo di Raoul Bova, mi ha abbastanza sorpresa: anche se non rimarrà come pietra miliare nella storia del cinema italiano, è comunque assai gradevole e si rende apprezzabile non solo alle coetanee di Niki, ma riesce a restituire un poò di spensieratezza e di buonumore anche al pubblico più o meno dell'età di Alex...insomma una vera commedia per tutti...forse gli unici ad essere impensieriti saranno i coetanei dei genitori di Niki ed un po' li capisco anche... In realtà, a questo proposito, si inserisce il dibattito che ha accompagnato l'uscita del film: può risultare credibile una storia d'amore come quella raccontata da questo film? Per molti no, e sinceramente, anche io, se penso ai miei 17 anni, non mi rivedo proprio come possibile "preda" per un uomo di vent'anni più grande di me...però è anche vera un'altra considerazione: gli adolescenti di oggi hanno molta più indipendenza, sono cresciuti con stimoli massmediologici (vedi internet) molto più forti di quelli in cui è cresciuta la mia generazione; per contro, molti trentenni oggi sono ancora rivolti con lo sguardo e l'attitudine all'essere più ragazzi che uomini, per cui l'ipotesi di una sotira d'amore come quella tra ALex e Niki non è proprio peregrina... Tornando al film, è sempre molto piacevole apprezzare gli scorci di Roma (che Moccia conosce e descrive sempre molto bene) e resta molto azzeccata la colonna sonora (squisitamente commerciale e pensata per le suonerie dei cellulari degli adolescenti). Quanto ai protagonisti, Raoul Bova disegna molto bene le caratteristiche del personaggio di Alex, conferendogli dolcezza e credibilità, ed è molto a suo agio nel recitare in un film comico; Michela Quattrociocche è pure molto apprezzabile e devo dire che tra gli attori comprimari ho anche apprezzato Cecilia Dazzi (nel ruolo della mamma di Niki), che ho trovato molto intensa. Complessivamente, un buon film, che non pretende di insegnare nulla, ma solo di raccontare una storia: e già questo mi sembra un pregio. Consigliato.
...con chi ha parlato male di questo film... allora vogliamo parlare di tre metri sopra il cielo? vorreste chiamarlo film quello? o di Ho voglia di te? che sembra + una storia di sesso che altro? Era ovvio che scusa ma ti chiamo amore LIBRO fosse diverso dal film, altrimenti sarebbe dovuto durare almeno 4 ore... ma è stato riportato in pellicola in modo straordinario nn tralasciando cio' che di essenziale c'era e soprattutto nn alterando il contenuto della storia (come invece è stato fatto in altri film di Moccia), anzi sono stati riportati anche molti pensieri e frasi del libro... Assolutamente penso che Moccia come regista abbia fatto un ottimo lavoro!
Prima di vedere il film,avevo letto il libro.Quest'ultimo l'ho trovato noioso,scontato e banale anche se l'idea di base era abbastanza buona.Quindi,non mi aspettavo una grande cosa dal film ma..un simile livello di demenza in un film non l'ho mai visto.Fatto coi piedi,sceneggiatura pressocchè inesistente,pessima regia per non parlare della recitazione dei protagonisti.Un orrore,da mettersi le mani nei capelli.L'unica interpretazione che si salva è la nipote del protagonista che dice"Zio,ma allora anche la tua fidanzata fa la collezione delle winx?" e anche la voce narrante,alias Luca Ward(anche se ora sono costretta a vedere tutti i film con Russell Crowe in inglese,altrimenti l'ombra di tale film mi tormenterà,non ci posso credere che hanno anche rovinato"Al mio segnale scatenate l'infero"!)poi stop,niente di niente.Con tutto l'impegno possibile qualcuno che recita peggio di Michela Quattrociocche e delle altre "Onde"(sono così insegnificanti e pessime che i nomi delle "attrici"non li ricordo)non si trova.Da vedere per farsi due risate su come recitano gli attori.Da non vedere perchè è un pessimo film e perchè si rischia il pianto al pensiero di che fine ha fatto il cinema italiano(salvando alcuni film)la risposta è semplice:nelle mani di un ninfomane che ormai le ragazzine hanno eletto come profeta e nelle mani di altri che cercano di emulare le opere del ninfomane per rastrellare quattro soldi.Che orrore!
Recensioni
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