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Descrizione


Un fanatico predicatore e omicida cerca di impossessarsi del bottino di un suo compagno di cella e per farlo ne sposa la vedova e terrorizza i figli. Il film ha avuto un rifacimento nel 1991.
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Dettagli

The Night of the Hunter
Stati Uniti
1955
DVD
Vietato ai minori di 14 anni
8010312028427

Informazioni aggiuntive

20th Century Fox Home Entertainment, 2003
The Walt Disney Company Italia
93 min
Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono);Francese (Dolby Digital 1.0 - mono);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono);Spagnolo (Dolby Digital 1.0 - mono);Tedesco (Dolby Digital 1.0 - mono)
Italiano; Francese; Inglese; Spagnolo; Danese; Olandese; Tedesco; Finlandese; Svedese; Norvegese
1,33:1 Full Screen
trailers

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 5/5

"Fa' il bravo, altrimenti verrà L'Uomo Nero". The Boogey Man. Il cinema stesso è pieno di personaggi che affollano gli incubi dei più giovani. Si parte dal classico Mostro di Dusseldorf, il pedofilo interpretato da Peter Lorre in uno dei film più belli della storia del cinema. Poi molti anni dopo è la volta dell'Uomo che entra direttamente nei sogni dei ragazzi per spaventarli a morte. E con gli anni '90 arriva il Nerd di turno che fa domande di cinema al telefono e se non rispondi bene sei destinato a una brutta fine. Ma l'esempio più terrificante di tutti è il predicatore Harry Powell interpretato da un gigantesco -in tutti i sensi- Robert Mitchum nel film "Night of the hunter -La morte corre sul fiume": ha "Love" e "Hate" scritte sulle nocche ed è caratterizzato da una capacità di affabulazione incredibile, tale da generare subito simpatia in chi è più ingenuo. Non nei bambini, però. Powell è stato compagno di cella del contadino Ben Harper (no, non il cantante), padre di famiglia destinato alla forca per rapina a mano armata e omicidio. La refurtiva però è al sicuro, nelle mani dei suoi figli che la terranno nascosta anche dalla stessa madre finché non saranno abbastanza maturi per spenderli e allontanarsi dalla vita nei campi. Powell, con le sue capacità di predicatore, si ingrazierà la neo-vedova fino a sposarla, rendendo la vita dei due bambini un autentico incubo. Per certi versi "Night of the hunter" è impostato come uno di quei horror che uscivano negli anni '30 dalla Universal. C'è il cattivo spietato, gli abitanti fin troppo ingenui del villaggio e il protagonista sveglio deciso a sconfiggere la minaccia. Qui i protagonisti sono due, i bambini, e appaiono determinati e risoluti nel rispettare il giuramento fatto col padre e non dare i soldi al predicatore. Ma sono anche inermi e spaventati e non possono fare molto quando il personaggio in questione è alto un metro e mezzo più di loro e tiene sotto scacco la loro stessa madre, interpretata da una Shirley Winters perfettamente in parte. Col passare del tempo, la fuga sarà inevitabile, ma Powell è sempre in agguato. La regia di Laughton, grande attore apparso anche in "Spartacus, è impeccabile, con un uso delle luci e delle ombre che si rifa' ai film dell'espressionismo tedesco. Molte scene sono impostate come dei sogni: all'inizio del film vediamo un cielo notturno e in sovrimpressione appare il viso di Lillian Gish, diva del muto e vera eroina del film, che racconta una storia dalla Bibbia a dei bambini -scena che probabilmente avrà influenzato lo stesso Lynch per il suo grado di bizzarria. Poi arriva il giorno e la cinepresa si sposta sulla terra, sull'antagonista in viaggio mentre immagina di parlare delle sue malefatte con Dio. Momenti di puro cinema, ma anche di terrore sono le sequenze in cantina, senza musica, con l'Uomo Nero che arriva in cerca dei bambini nascosti: Chilllllllldren, Chillllllllldren, I can hear you breathin'. I can Feel myself getting awful mad. Non fatevi ingannare dal bianco e nero. Questo film è molto più inquietante di decine di horror che affollano le sale attualmente.

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Charles Laughton

1899, Scarborough, Yorkshire

"Attore e regista statunitense di origine inglese. Con il suo fisico corpulento, le labbra carnose, gli occhi acuti e penetranti, e con le sue grandissime capacità attoriali, ha costruito una galleria di personaggi spesso indimenticabili, sebbene solo in rari casi abbia interpretato ruoli da protagonista, mentre come regista ha realizzato un unico film, considerato uno dei capolavori incontestabili del cinema fantastico. Dopo aver lavorato in teatro, dove conosce la futura moglie Elsa Lanchester, intorno alla fine degli anni '20, debutta anche nel cinema. Nel film a episodi coordinato da E. Lubitsch Se avessi un milione (1932) è un impiegato che, ricevuto un assegno da un milione di dollari, si reca tranquillamente nell'ufficio del capo e gli rivolge una sonora pernacchia; in Il segno della...

Robert Mitchum

1917, Bridgeport, Connecticut

Attore statunitense. Comincia la carriera d'attore al Long Beach Teather Guild, dove ha un ruolo in una pièce di Sherwood e dove nel 1943 un produttore di Hollywood lo nota. Ma il teatro è solo una piccola parentesi tra mille mestieri, da quando, giovanissimo, sceglie come casa l'intero territorio degli Stati Uniti. Il suo primo film importante è Missione segreta (1945), diretto da M. LeRoy e nello stesso anno interpreta I forzati della gloria di W. Wellman. L'anno successivo al suo esordio nella settima arte è gia tra le prime «Stars of Tomorrow». Il suo sguardo sbeffeggiante diventa noto con i film che seguono, tra i quali Anime ferite (1946) di E. Dmytryk, Notte senza fine (1947) di R. Walsh, Odio implacabile (1947) ancora di Dmytryk, Le catene della colpa (1947) di J. Tourneur, Sangue...

Shelley Winters

1920, Saint Louis, Missouri

"Nome d'arte di Shirley Schrift. Attrice statunitense. Molto attiva in teatro e in televisione, esordisce nel cinema nel 1944, trovando numerose occasioni per esprimere al meglio le proprie corde, tra il patetico e il caricaturale (Doppia vita, 1947, di G. Cukor; Un posto al sole, 1951, di G. Stevens; Il grande coltello, di R. Aldrich, e La morte corre sul fiume, di C. Laughton, entrambi del 1955). Dopo un periodo di crisi, trova un ruolo convincente in personaggi di sofferta e scontrosa umanità (Il diario di Anna Frank, 1959, di G. Stevens; Lolita, 1962, di S. Kubrick; Il balcone, 1963, di J. Strick; Il clan dei Barker, 1970, di R. Corman) ai quali la sua precoce senescenza, volutamente non celata, assicura ulteriore autenticità e schiettezza. In seguito ritorna a ruoli caricaturali in Stop...

Lillian Gish

1896, Springfield, Ohio

"Attrice statunitense. Sulle scene, insieme alla sorella Dorothy, fin dall'età di cinque anni, ottiene una parte danzante in una produzione newyorkese di S. Bernhardt ed entra quindi nella compagnia infantile dove recita M. Pickford, che presenta entrambe le sorelle al regista D.W. Griffith. Debuttano così, insieme alla madre, in An Unseen Enemy (Un nemico invisibile, 1912), primo di una lunga serie di cortometraggi diretti da Griffith, che plasmerà la giovane G. trasformandola nella prima star del muto. Prototipo di un ideale femminile segnato dall'eredità vittoriana, la cui apparente fragilità nasconde una grande forza spirituale, sotto la direzione di Griffith si rivela attrice dotata di grande sensibilità, capace di «soffrire» intimamente le parti patetiche affidatele dal regista, dal...

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