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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Il ritorno dell’autrice dell’Eleganza del riccio, un successo mondiale da 2 milioni di copie solo in Italia. Per le vie di Kyōto il viaggio intimo di una giovane donna alla ricerca di se stessa.
«La protagonista del nuovo romanzo di Muriel Barbery è una donna di quarant'anni, dai capelli rossi e gli occhi verdi, che fino a quel momento «quasi non aveva vissuto». Giovinezza tetra, amanti evanescenti, madre che ha abbandonato il ricco padre tornando in Europa prima della nascita della bambina e che alla figlia ha trasmesso malinconia e assenza: Rosa non si affezionava a nessuno, nessuno si affezionava a lei. In queste condizioni poco promettenti la donna arriva nell'antica capitale imperiale del Giappone» - Stefano Montefiori, la Lettura
«Questo romanzo assomiglia quasi a una mappa, e ogni lettore saprà a suo modo decifrarne le indicazioni per mettersi in cerca del proprio personale tesoro» - Simona Sparaco, Tuttolibri
«L'opera può leggersi come l'anatomia della depressione della protagonista, ma anche come una sorta di fenomenologia dello spirito che felicemente approda alla coscienza di sé» - Felice Modica, il Giornale
«"Una rosa sola" è un viaggio alla scoperta di se stessi, un percorso tortuoso in cui siamo guidati e accompagnati da Muriel Barbery che ci descrive tutto con delicatezza e una patina di tristezza e nostalgia, accompagnata spesso da rovesci di pioggia, necessari per comprendere la sofferenza che sempre si cela dietro a ogni rinascita.» – Alessia Scala Bertolin per Maremosso
Con questo romanzo potente e profondo, un ritorno alla narrativa realista dopo la parentesi fantastica, un’avventura nelle travagliate metamorfosi dell’animo umano, ritroviamo con piacere l’inconfondibile voce dell’autrice dell’Eleganza del riccio.
Rosa fa la botanica, ha quarant’anni, vive a Parigi ed è tristissima. O, per meglio dire, è depressa. Conosce i fiori, ma non li guarda; le piacciono gli uomini, ma solo per una sera; niente la appassiona, niente riesce a smuoverla dalla cappa plumbea in cui trascorrono le sue giornate, la vita le sembra un faticoso percorso senza senso.
Così è quasi per forza d’inerzia che parte per Kyōto per assistere all’apertura del testamento del padre. Di lui non sa niente, sa solo che è giapponese e che quarant’anni prima ha avuto un’effimera relazione con la madre. Non l’ha conosciuto da vivo, va a conoscerlo da morto.
Ma il Giappone è un altro pianeta e, anche se in un primo tempo le ciotoline da tè e i vialetti di sabbia rastrellata le fanno soltanto rabbia, piano piano si fa strada in lei una consapevolezza del profondo che la porterà a rivalutare se stessa e a vedere con un altro occhio quelle che fino a quel momento le erano apparse solo un’interminabile serie di disgrazie. Accompagnata nel suo viaggio di rinascita da Paul, belga trapiantato in Giappone, fedelissimo segretario del padre, Rosa conoscerà un nuovo concetto di bellezza che la porterà a elaborare un nuovo concetto di amore e quindi di vita.
L’autrice dell’”Eleganza del riccio” Muriel Barbery torna con “Una rosa sola”, edito da E/O.La protagonista è Rosa, una botanica quarantenne francese che si reca a Tokyo per l’apertura del testamento del padre venuto a mancare, ma che lei non ha mai conosciuto. In questo viaggio alla scoperta dei templi e dei giardini di questa bellissima città, Rosa viene guidata da Paul, un belga trapiantato in Giappone da anni nonché segretario del defunto. Rosa è triste, o meglio, è depressa: chiusa in sé, ama i fiori ma non li guarda, ama gli uomini ma solo per una sera. In queste pagine lei scoprirà un nuovo modo di vivere e amare e di affrontare il mondo in maniera diversa, con altri occhi e altri ritmi. L’autrice ha una scrittura veramente leggera e che ti trasporta proprio lì, in quei viali profumati, in quelle strade cittadine e tra i locali a bere saké fino a ubriacarsi. Vi aspetto in Feltrinelli!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ero molto propensa alla lettura di questo libro in quanto ambientato a Tokyo, ma è stato una delusione immensa. Storia vuota, banale, scontata. Narrazione veramente lenta se non nelle ultime 10 pagine. Un volume che non lascia nulla, se non il ricordo della noia durante la lettura..non lo consiglio assolutamente..
La protagonista porta ad un livello superiore tutta la esistenza riflettendo sul significato della vita. Il sottofondo di questa evoluzione è la città di Kyoto in Giappone, già capitale imperiale antica e culla della sensualità delicata tipica della cultura del Sol Levante. E' un romanzo di formazione e romantico quanto basta da alleggerire il cuore.
Recensioni
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