Nel 1941, in piena seconda guerra mondiale, Don Giuseppe De Luca decide di fondare Edizioni di Storia e Letteratura, dedicata a edizioni specialistiche in ambito storico, filologico e letterario. L'intento del fondatore era quello di «tenere alta l'indagine storica e letteraria, e risollevare erudizione e filologia, accomunando, in un'unica operazione editoriale, l'attenzione alla filologia profana e a quella sacra, campi tradizionalmente separati in Italia». Il primo volume viene dato alle stampe solo nel 1943, e ancora oggi il catalogo si impernia sulle scienze umanistiche, con particolare attenzione all'epistolografia, alla storia economica, alla memorialistica e alla storia di Roma; oltre alla filosofia, le letterature europee e la storia religiosa. Da segnalare la presenza in catalogo di una serie di epistolari di personaggi illustri quali, tra gli altri, Carlo Bo, Giuseppe Bottai, Aldo Palazzeschi, Giovanni Papini, Luigi Sturzo e Papa Roncalli; raccolti nella collana "Epistolari, Carteggi e Testimonianze". L'obiettivo della casa editrice rimane quello di pubblicare sia opere di affermati studiosi che lavori di giovani ricercatori: a questo proposito si ricorda il caso del giovane Giuseppe Billanovich. Significativa infine la collana "Edizioni Nazionali", che racchiude l'opera omnia di Italo Svevo, Pietro Verri e Gianbattista Vico; e le collane "Biblioteca di Storia Sociale" e "Edizioni Gobettiane", che si ripropone di pubblicare l'intera produzione editoriale di Piero Gobetti.