Francis, il mulo parlante

Nome d'arte di David Dixon O'C., attore statunitense. Precocissimo ballerino del vaudeville, esordisce nel cinema tredicenne, presto comprimario in produzioni di pregio (Beau Geste, 1939, di W. Wellman). Negli anni '50 la vigorosa verve comica (Il lattaio bussa una volta, 1950, di C.T. Barton), già funzionale a brillanti parodie del western (Colpo di scena a Cactus Creek, 1949, di C. Lamont) o del genere piratesco (I filibustieri delle Antille, 1951, di C.T. Barton), è calibrata sui ritmi del musical movimentato e vivace (Cantando sotto la pioggia, 1952, di S. Donen e G. Kelly) o di meno originali trasposizioni da Broadway (Quadriglia d'amore, 1956, di R. Lewis). È tuttavia a partire da Francis, il mulo parlante (1950), comicità per famiglie premiata dal pubblico, che raggiunge l'apice della...

Propr. Eliza Susan P., attrice statunitense. Appena diciannovenne, appare in due film di M. Pickford e in breve diviene una delle interpreti più celebrate del cinema muto. È protagonista di numerose commedie e drammi, ma il ruolo che la rende immortale è quello di Trina nel capolavoro di E. von Stroheim Rapacità (1924). Stroheim la vuole ancora come protagonista di Sinfonia nuziale nel 1928. Con l'avvento del sonoro, recita di preferenza in film leggeri (talvolta in coppia con il comico S. Summerville), rivelando un sorprendente talento per la commedia. Il suo tipico personaggio un po' stravagante ravviva molte produzioni degli anni '40 e '50 e alcune popolari serie televisive.