Attore inglese. Bruno, non particolarmente aitante, volto pensoso, esordisce sul grande schermo con il ruolo secondario di Strato nel kolossal Giulio Cesare (1953) di J.L. Mankiewicz. La sua consacrazione arriva l'anno seguente, quando è chiamato a sostituire M. Brando come protagonista dello pseudostorico Sinuhe l'egiziano (1954) di M. Curtiz accanto a J. Simmons e G. Tierney. Nelle pellicole seguenti – la sua carriera conta oltre settanta interpretazioni – dimostra un certo eclettismo e accetta anche parti minori, spesso diretto da registi italiani. È lo scultore amante della figlia del gran sacerdote nel peplum Nefertiti regina del Nilo (1961) di F. Cerchio, Cesare Borgia nel comico L'uomo che ride (1966) di S. Corbucci, bullo romano nel giallo picaresco I padroni della città (1976) di F. Di Leo, vampiro per antonomasia nel satirico Fracchia contro Dracula (1985) di N. Parenti, monsignor Urbano Rattazzi nel biografico Don Bosco (1988) di L. Castellani, Ugo di Clarendon nell'epico I cavalieri che fecero l'impresa (2001) di P. Avati.