Flavio Bucci è stato un attore e doppiatore italiano. Dopo aver frequentato la Scuola del Teatro Stabile di Torino, fa il suo esordio nel mondo cinematografico con La classe operaia va in paradiso (1971) di Elio Petri, raffigurazione di una realtà operaia costretta a confrontarsi con il proprio destino, con le scelte politiche e le aberrazioni della fabbrica. Nel 1977 ricopre il ruolo di Daniel in Suspiria, tra le opere più sperimentali realizzate da Dario Argento quanto a soluzioni tecniche ed estetiche, mentre nel 1980 impersona i fallimenti degli ideali sessantottini nel film di Marco Tullio Giordana Maledetti vi amerò. Mario Monicelli lo dirige prima ne Il marchese del Grillo (1981) e successivamente in Le due vite di Mattia Pascal (1985). Un altro regista con il quale Bucci instaura un’assidua collaborazione è G. Montaldo (L’Agnese va a morire, 1976; Circuito chiuso, 1978; Il giorno prima, 1987). Tra le ultime interpretazioni, quella dell’intellettuale di sinistra (Caterina va in città, 2003, di Paolo Virzì), dell’ebreo facoltoso (Lezioni di volo, 2007, Francesca Archibugi) e di Franco Evangelisti per Il divo (2008), ritratto di Giulio Andreotti e delle forme del potere firmato da Paolo Sorrentino. Pur nella lunga carriera cinematografica, non abbandona mai il palcoscenico, lavorando ad alcuni progetti teatrali sia come attore sia come scrittore. Personalità artistica versatile, si rivela anche ottimo doppiatore e partecipa a diverse produzioni televisive, tra le quali Ligabue (1977) e I promessi sposi (1989) di Salvatore Nocita, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di P. Schivazappa (1983), La Piovra di D. Damiani (1984) e le serie La dottoressa Giò (1997) e La dottoressa Giò 2 (1998) di Filippo De Luigi.