Le figlie del capitano

Ho acquistato questo libro per caso e ne sono rimasta totalmente affascinata, quattro ragazze coraggiose, fragili ed appassionate che mi hanno conquistata con la loro forza e dolcezza. Dopo questo libro ho letto anche altri libri della stessa autrice, ma decisamente resta lui il mio preferito.

Libro avvincente dalla narrazione scorrevole. Ho apprezzato il modo in cui sono state trattate le diverse tematiche.

New York, anni â??30, la Quattordicesima Strada è nel cuore del quartiere che accoglie gli immigrati spagnoli che hanno attraversato lâ??Atlantico in cerca di fortuna. Tra di loro câ??è Emilio Arenas che dopo aver fatto ogni tipo di lavoro ha rilevato un modesto ristorante che ha chiamato El Capitan. La moglie Remedios e le tre figlie ventenni, Victoria, Mona e Luz, lo hanno raggiunto dalla natìa Malaga, ma, ancor prima di aver iniziato ad integrarsi nella comunità e nella â??Grande Melaâ??, si ritrovano vedova e orfane a causa di un incidente su un molo dellâ?? East River. Remedios diventa sempre più chiusa in se stessa, rifiutando qualsiasi commistione con la città e la lingua per lei straniere ed estranee, mentre le ragazze, ognuna secondo il proprio carattere e temperamento, decidono tutte insieme, come sempre faranno, sia di continuare lâ??attività del padre che di rendersi disponibili per lavoro sì umili ma che permettono loro di sopravvivere. Le avversità cui devono far fronte sono sia personali che economiche: un losco avvocato, italiano (?), un presunto talent scout del mondo dello spettacolo, il bel pugile, quelli che usano ogni mezzo per ottenere ciò che vogliono; dâ??altro canto câ??è la comunità sempre pronta a dare una mano, gli innamorati disposti a tutto per loro, ma soprattutto ci sono le tre sorelle che, unite, sapranno rialzare la testa per trovare il proprio posto nel â?? nuovo mondo â??. Non solo saga familiare, ma libro corale, varia umanità che riempie le pagine nelle quali le descrizioni, i caratteri dei personaggi, le relazioni interpersonali, le riflessioni si mescolano e si fondono nel creare una vicenda che dà anche voce ad un periodo storico carico illusioni e delusioni, conquiste e fallimenti, vittorie e sconfitte. Lo stile è lineare ma non semplicistico, il lessico usato è studiato per dare risalto a quanto narrato: le scene sono vivide e i personaggi sono vivi davanti agli occhi di chi legge. Una bella lettura. Una nota in calce... Trovo la copertina non pertinente per rappresentare l'ambiente non certo 'borghese' in cui si svolge la vicenda