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Le dodici domande (the milionarie) è un libro che ho in libreria da tanti anni, non so perché ci ho messo così tanto tempo prima di decidermi a leggerlo! È un libro che si legge tutto d'un fiato, diverso dal film (che ho amato) ma ugualmente bello. Una storia piena di improbabili coincidenze e varie persone che abitano in posti diversi dell'India legate dal caso. Un libro che fa commuovere, ridere e arrabbiare. La trama è ben costruita e, anche se ci sono molti salti temporali, è impossibile confondersi. In pratica sono 12 racconti della vita di Ram, racconti diversi tra loro ma legati dal filo conduttore della domanda e risposta del quiz televisivo. Un libro scritto molto bene che assolutamente consiglio.
Di solito sono molto restio a leggere un libro dopo averne visto il film. Ma, per Le dodici domande, romanzo d’esordio di Vikas Swarup, la curiosità è stata più forte dell’abitudine. Dopo aver letto I sei sospetti, tra tanti dubbi e l’antipatico peso dell’abitudine, ho deciso di leggere il primo libro dell’autore. La storia credevo di conoscerla già, avendo visto il film The Millionaire di Danny Boyle. Invece mi sbagliavo, la storia è sempre la stessa del film, ma il libro è decisamente più profondo ed evocativo della sua rappresentazione su pellicola. Il cameriere diciottenne Ram Mohammad Thomas (un nome hindi-musulmano-cristiano, uno per ognuna delle tre principali religione professate in India), un orfano che vive in una delle più grandi baraccopoli dell’India, viene arrestato e torturato dalla polizia di Mumbai. Il reato? Aver risposto correttamente a tutte le dodici (anzi, tredici) domande del quiz televisivo Chi vuol essere milionario?, e di aver vinto quindi un premio di un miliardo di rupie. Arrestato perché secondo la polizia, corrotta dalla società organizzatrice del programma televisivo, un povero come Ram Mohammad Thomas, che non è mai andato a scuola e non legge i giornali, non poteva assolutamente conoscere le risposte e deve aver quindi sicuramente barato. E già qui si legge quella invisibile linea che separa il ricco dal povero e che il povero non deve mai permettersi di oltrepassare; un quadro amaro del rigido sistema di caste in India, ma anche tutta la speranza di una enorme massa di poveri che crede e confida nella fortuna per cambiare il proprio status sociale e civile. Poveri attratti da lotterie, scommesse, quiz a premi milionari, soldi e ricchezza che sembrano così lontani, ma possibili. Basta, appunto, la fortuna. E la fortuna segue Ram Mohammad Thomas anche in carcere a Mumbai, dove irrompe l’avvocato Smita Shah, una generosa quanto misteriosa ragazza che si offre di aiutarlo a respingere le accuse e a intascare il miliardo di rupie del premio. Uscito provvisoriamente di prigione, in casa dell’avvocato, Ram Mohammad Thomas srotola, in quella che sarà una lunga notte, tutti i particolari della sua avventura, ripercorrendo e narrando una a una le dodici domande e le associazioni mentali che gli hanno suggerito le relative risposte. Attraverso racconti che ripercorrono le tante storie vissute, Ram Mohammad Thomas dimostra che la fortuna gli ha propinato domande le cui risposte non erano altro che il resoconto di intrecci ed episodi realmente accaduti nella sua giovane esistenza. Le dodici domande è un romanzo originale e accattivante, ironico e amaro dove, attraverso i racconti del protagonista, l’autore disegna uno spaccato di un Paese meraviglioso e controverso, un’India corrotta e piena di sangue, povera e spietata. Ma anche un’India piena di religioni e tradizioni, credenze, costumi e storie; un’India piena di amore e rispetto, dove il valore dei sogni è una medicina per la sofferenza quotidiana.
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