Compositore fiammingo. Studiò nella città natale e visse in Italia dal 1542 al '66, con una interruzione negli anni 1554-56, quando si recò ad Anversa (ove incontrò O. di Lasso) e in Inghilterra. Dal 1568 alla morte fu al servizio dell'imperatore Massimiliano ii come direttore della cappella imperiale prima a Vienna, poi a Praga. È uno dei rappresentanti più significativi dell'ultimo periodo della scuola franco-fiamminga, la cui finissima tecnica polifonica usò con assoluta purezza piegandola all'espressione dei cosiddetti affetti, senza eccessivo cromatismo e dentro strutture rigorose. Pur restando nell'ambito di una espressività contenuta e aristocratica, M. esprime il momento di transizione dal rinascimento al barocco, occupando un posto importante nella storia del madrigale (ne scrisse ca 1200, sia profani sia spirituali, aderenti, questi ultimi, allo spirito della controriforma). Compose anche mottetti e 27 messe.