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Una scuola di lettori

Accogliere il diverso

casa lampedusa prima effe

Per il progetto Una scuola di lettori le classi dell’Istituto Comprensivo Elio Vittorini di San Pietro Clarenza ci raccontano Casa Lampedusa, edito Einaudi, dell'autore Antonio Ferrara

img prima effe lampedusa

L’autore ha aperto l’incontro con un saluto divertente, in seguito alcuni ragazzi hanno posto all’autore delle domande inerenti il libro e lui ha risposto a tutte apertamente, chiarendo i dubbi e curiosità. Abbiamo scoperto come è nato questo libro e quanto sono importanti le parole e i nomi, soprattutto quelli che hanno un significato molto più profondo. Il protagonista del libro si chiama Salvatore, nome tipicamente siciliano, perché lui è un eroe, un salvatore.

L’ incontro è stato molto piacevole e apprezzato dagli alunni delle varie classi dell’istituto perché lo scrittore ci ha fatto ridere e anche riflettere sugli importanti temi affrontati dal libro Casa Lampedusa

Libro Casa Lampedusa Antonio Ferrara

Lampedusa: un'isola italiana molto vicina all'Africa. Cosi vicina che sulle sue spiagge naufragano, quasi ogni giorno, moltitudini di migranti in fuga dai loro Paesi. Alcuni arrivano vivi, altri no. È difficile abitare a Lampedusa in queste condizioni, c'è da aver paura.

La trama del libro

Il libro Casa Lampedusa è un romanzo che descrive la situazione di Lampedusa, ovvero le immigrazioni causate dalle guerre in Africa e in Medio Oriente. Il protagonista è Salvatore, un ragazzo di 12 anni, che abita a Lampedusa, i suoi genitori ospitano in casa un immigrato, perché al centro di accoglienza non c’era più posto. Il suo nome è Khalid e inizialmente Salvatore non si fida di lui, per vari suoi comportamenti, ma dopo aver ascoltato la sua storia lo comprende.

Consigliamo di leggere questo romanzo perché suscita tante emozioni, insegna a fidarsi di chi è apparentemente diverso da noi, ti appassiona e comunica importanti lezioni sulla vita.

One Pager

In classe abbiamo svolto dei lavori chiamati One Pager, un modo per rappresentare un libro in una sola pagina, infatti il lavoro consiste nel disegnare e scrivere su un foglio (preferibilmente da disegno), i dettagli più interessanti del libro.

Qui vi presentiamo alcuni esempi di One Pager svolti dalla classe 3C

one pager casa lampedusa prima effe
one pager casa lampedusa prima effe

Le frasi che ci hanno colpito

“ma vedere uno straniero da vicino era tutta un’altra cosa. Era diverso.”


“il nuovo è bello più del vecchio, e che del nuovo non bisogna aver paura.”


Ospite è una parola doppia, perché significa due cose opposte… ospite è quello che arriva ma pure quello che accoglie.”


“Quelli che non conosciamo fanno sempre paura.”


“eravamo un’isola grande e un’isola piccola, che un poco stavano attaccate e un poco no.”


“c’era  gente matta …. che pensava che coi libri si potesse cambiare il mondo.”


“noi dell’isola eravamo amici di chi arrivava a casa nostra, che la nostra isola era come una grande casa aperta: Casa Lampedusa.”


“per cercare di aiutare un altro che aveva bisogno ed era spaventato, ti dimenticavi di avere paura tu, e come niente diventavi coraggioso.”

Le nostre riflessioni sul libro

Gli alunni della 1B

Questo testo evidenzia l’importanza dell’amicizia, uno dei sentimenti più importanti e significativi della vita. Senza qualcuno di cui fidarsi, con cui condividere gioie, preoccupazioni, sentimenti ed emozioni la nostra vita sarebbe vuota. Non è facile far amicizia, non è facile mostrarsi come si è davvero, e non è neppure facile ascoltare e accettare opinioni diverse dalle proprie. Tra i veri amici non importano le distanze, le sfide e le difficoltà ma ciò che conta veramente è la volontà di volersi bene e non perdersi mai. Alex, ad esempio, innaffia la piantina con le sue lacrime a causa della nostalgia che prova per l’amico morto, e la cura amorevolmente poiché nella piantina lui rivede il suo amico.

Sofia

 

Il libro è piaciuto un po’ a tutti. Sin dai primi giorni, iniziando a leggere, scorrendo i capitoli, senza rendercene conto ci siamo sommersi nel mondo di Salvatore e Khalid. Siamo cambiati! Abbiamo colto il significato del libro, di quanto sia difficile andare avanti, fidarsi di persone a noi sconosciute. Quanto grande sia il silenzio e l’ignoranza da parte di coloro che ancora provocano la sofferenza e la morte di persone in mare, senza conoscere il loro passato. Quanti pregiudizi!

Aurora

 

Il libro mi è piaciuto molto, mi ha portato a riflettere in modo diverso sul tema delle migrazioni, sullo stato d’animo dei migranti per comprendere il loro trauma interiore. Compiere azioni come quelle di ospitare uno sconosciuto richiede coraggio. Per me non dovrebbe accadere solo a Lampedusa; mi vengono i brividi anche solo a pensare in che brutte condizioni vivono queste persone sulle barche, dove moltissimi muoiono. Dalla lettura ho capito il significato di solidarietà, come con impegno sia possibile un altro mondo. Penso che proprio da qui dobbiamo partire dalla comprensione, dalla conoscenza delle situazioni umane.

Matteo

 

Secondo me, dobbiamo essere tutti gentili e solidali tra di noi, perché siamo tutti fratelli e sorelle, viviamo tutti sotto lo stesso cielo e siamo tutti abitanti di questo mondo. Nessuno di noi sceglie dove nascere e se nascere in una famiglia ricca o povera. Purtroppo, c’è chi è meno fortunato di noi, i nostri fratelli migranti nascono e vivono in condizioni di povertà assoluta e scappano da una realtà terrificante: vengono imprigionati, torturati, uccisi senza pietà. Noi ci dobbiamo immedesimare nei migranti, a ciò che passano e a cosa hanno passato nei loro paesi ormai bruciati, i loro ricordi, le loro case, la felicità che prima di queste guerre ancora avevano, erano spensierati e tranquilli. Ormai ci sono sempre guerre e tante persone scappano dai propri paesi in cerca di salvezza. Tutti dovremmo fare dei gesti concreti e aiutarci tra di noi, ospitarli nelle nostre case, solo così il mondo sarà un posto migliore per tutti e le nostre vite cambieranno in positivo.

 Alessio

 

Gli alunni della 2B

Leggendo queste pagine la prima impressione che ho avuto era che il padre di Salvatore, che a detta della sua famiglia era molto irascibile, avrebbe cacciato fuori di casa Khalid dopo la mancanza di rispetto da parte sua. Sono rimasta stupita, invece, vedendo il suo gesto molto significativo, prendendo martello e scalpello, e facendo un gesto così semplice è riuscito a dimostrare a Khalid che non deve abbassare il capo per entrare, sia nel senso letterale che nel senso metaforico, ma si deve sentire a casa sua perché viene amato.

Aurora

 

Mi ha fatto riflettere il fatto che le persone bisognose sono disposte a tutto pur di non subire prepotenze e soprusi nei loro Paesi; molti ingoiano chiavi, lamette e pezzi di ferro arrugginito, quindi preferiscono sentire un altro tipo di dolore fisico facendosi ricoverare in ospedale, piuttosto che rientrare in luoghi pieni di odio, in cui prevale la violenza sull’amore, oppure in luoghi poveri in cui si soffre la fame…

Daniele

 

Prima vedevo il mare come un posto gioioso, ma ora per me è anche un luogo triste in cui tanta gente muore nella speranza di una vita migliore. Per affrontare un viaggio che a loro costa tantissimo, alcuni vendono addirittura un rene come si evince nella frase Il dottor Pietro diceva che molti si vendevano un rene per trovare i soldi per pagarsi il viaggio. Il libro mi è piaciuto tanto, perché mi ha fatto capire che noi ci lamentiamo spesso per cose futili, pretendiamo tutto senza sacrifici e non pensiamo alle persone che, per vivere in questo mondo, sarebbero disposte ad affrontare qualsiasi pericolo.

Daniel

 

I lampedusani sono grandi eroi, sono dei maestri di vita che danno al mondo un grande esempio di solidarietà e di ospitalità. 

Classe 2B

 

Gli alunni della 3B

Il libro ci fa capire le difficoltà alle quali devono andare incontro i migranti, come ci si sente ad essere una famiglia e Salvatore e la sua famiglia fanno proprio questo con Khalid. Lo fanno sentire apprezzato e non lo classificano come un diverso, come invece molti fanno, perché hanno paura del diverso, sinonimo anche di ignoto, qualcosa di sconosciuto da cui loro devono stare lontani. Per chi coglie la vera essenza di questo libro, esso può essere molto significativo e commovente poiché ci dimostra che non esiste veramente qualcuno che noi possiamo considerare uguale a noi, ma il bello è nell’essere unici.

Martina

 

Ciò che più ho apprezzato del libro è il messaggio che manda al lettore, facendolo riflettere sulle sfide e le esperienze che affrontano coloro che cercano una nuova casa e un senso di appartenenza in un nuovo luogo. Inoltre, il libro ci invita a considerare l’importanza di accogliere e offrire aiuto a chi ne ha bisogno, come ha fatto Salvatore con la bambina che stava annegando in mare, superando la sua paura per l’acqua. Questa scena in particolare mi ha fatto riflettere sulla frase: Il coraggio te lo misuri quando c’è il pericolo, infatti la forza che spinge ad aiutare il prossimo, ci aiuta a dimenticare le nostre paure.

Rossana

 

Una considerazione che vorrei fare è l'immediato giudizio che spesso diamo a una persona senza conoscere la storia personale e le sofferenze che ognuno porta nel proprio cuore. I pregiudizi, a mio avviso sono portatori di ignoranza e chiusura verso il prossimo, mentre la condivisione e la disponibilità ad accettare l'altro così com'è, può diventare un valore aggiunto nella nostra crescita personale.

Adele

 

La lettura del libro di Antonio Ferrara è stata un’esperienza emotivamente intensa e profondamente coinvolgente. Antonio Ferrara dà voce agli abitanti di Lampedusa, ai migranti e ai rifugiati che cercano disperatamente un futuro migliore. Ciò che colpisce è la sua abilità nel mostrare la loro umanità, le loro speranze e i loro timori, spingendomi a riflettere sul tema dell’accoglienza e dell’importanza di nutrire empatia verso il prossimo.

Giulia

 

Gli alunni della 2C

Dovremmo imparare a conoscere il nuovo senza giudizi affrettati sull’aspetto fisico o sul colore della pelle. A volte ho paura delle persone nuove, ma so che questa paura può essere superata conoscendole e ascoltandole. Bisogna sempre fidarsi degli altri senza avere paura, perché alla fine la paura diventa passato. Andare oltre le apparenze, guardare negli occhi uno straniero ci mostra ciò che una persona è oltre l’aspetto fisico, oltre i pregiudizi e oltre che ciò che si vede da fuori, da lontano.

A volte il nuovo ci spaventa perché abbiamo paura di lasciare il vecchio, quello che ci fa stare bene in quel momento. Il nuovo amplia i nostri orizzonti, di questo ci impauriamo, ma scoprendolo sempre di più, capiamo che è più bello del vecchio. Il rispetto fra due persone è importante. Ognuno di noi è diverso fisicamente e caratterialmente ma in fondo all’anima siamo tutti uguali, siamo esseri umani, ridiamo, piangiamo, soffriamo e proviamo sentimenti.

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