Su un letto di fiori

Questo è il primo romanzo di Banana Yoshimoto che abbia mai letto e devo dire che mi è piaciuto molto. Il libro affronta tematiche complesse come la morte e l’abbandono, ma lo fa con grande delicatezza senza scadere mai nella retorica o nella superficialità; inoltre i pensieri e le esperienze della protagonista trasmettono una tenerezza immensa e suscitano nel lettore un forte senso di gratitudine nei confronti della vita.

Quando era neonata, Miki, la protagonista del romanzo, fu abbandonata dai suoi genitori in riva al mare, adagiata su un nugolo di alghe. Trovata e accolta dagli Ohira, questi la trattano come una figlia. Miki cresce avvolta dall'amore della sua famiglia, vivendo con gratitudine ogni momento passato con loro e nell'incanto delle piccole cose del quotidiano. Importante sarà per lei la figura del nonno materno, un uomo saggio e bizzarro che le mostra la bellezza di vivere e le trasmette messaggi positivi. Il ritorno di un vecchio amico, Nomura, e il verificarsi di strani e inquietanti accadimenti, turberanno il placido trascorrere delle sue giornate e la porteranno ad affrontare il suo passato. Lo stile di Banana Yoshimoto è a mio parere particolare. Intriso di un forte senso di mestizia e tenerezza, trasmette una tranquillità inaudita. È come un invito a rallentare e realizzare quanta poesia è attorno a noi, nella semplicità delle piccole cose. Ho apprezzato questo romanzo proprio per questo.

“Su un letto di fiori” è un romanzo che parla di felicità e d’amore e di come questo effettivamente può salvare chiunque e, d’altro canto, può trascinarti nel baratro. Miki è una trovatella che è stata riempita d’amore dalla famiglia che l’ha adottata. Non le è mai stata celata la sua storia, la sua provenienza ed è proprio per questo che la protagonista, dapprima bambina, poi da adulta, non ha mai risentito dell’abbandono perché, per quanto qualcuno non fosse pronto per prendersi cura di lei, ha trovato una famiglia che ha scelto, giorno dopo giorno, di amarla. L’amore però, non ricambiato, può avere effetti nefasti, così come accade alla donna cui amore è stato rifiutato da nonno Ohira e che ha trasformato la villa dietro il B&B in un punto focale di male e odio che quasi trasudava dalle mura della casa. Solo in seguito si scoprirà cos’ è che rende quel posto talmente oscuro da causare malumore solo a passarvi vicino. “Su un letto di fiori” è un romanzo molto leggero, le cui pagine scorrono rapidamente e che ti lascia una bella sensazione di serenità accompagnata da un sorriso e non c’è niente di più magico che leggere un libro che ti lascia come sospeso sulle nuvole, un dolce cullare dell’anima. Aurora