Niente di vero

Molto simile ad altri libri di narrativa contemporanea in voga in questi anni. Nulla di innovativo.

Con questo romanzo di Veronica Raimo, che vuole essere un racconto sulla storia e le vicende private della sua famiglia, abbiamo a che fare con una narrazione scorrevole, fresca e giovanile, la quale però, a modo suo, offre importanti spunti di riflessione riguardanti il modo di prendere la vita, i rapporti familiari e l'importanza dell'educazione che riceviamo sin da bambini. La caratteristica che ho più apprezzato è stato il sarcasmo e soprattutto l'autoironia dell'autrice, qualità che mettono in luce una scrittura audace ed intelligente. Nonostante ciò, il libro in questione non rientra nella tipologia di lettura che preferisco, in quanto lo definirei un libro eccessivamente "disimpegnato". Solitamente mi aspetto che un libro, anche se "leggero", mi lasci comunque qualcosa di importante e di formativo, ad esempio un insegnamento culturale o emotivo, invece questa lettura, seppur simpatica e scorrevole, l'ho trovata leggermente sterile e fine a sé stessa, costituita da molti elementi superflui che difficilmente resteranno impressi. Inoltre, ritengo che le iperboliche descrizioni degli aneddoti qui raccontati, inutilmente "gonfiati" ed enfatizzati, diventino a tal punto eccessive da farle apparire grottesche e difficilmente credibili. Probabilmente è semplicemente un libro che non fa per me, ed è forse per questo che non sono riuscita a comprendere a pieno il suo valore e i significati nascosti che lo hanno portato a ricevere il Premio Strega Giovani nel 2022. Nonostante tutto, questo libro lo consiglio a coloro che vogliono imbattersi in una lettura disimpegnata, ironica e scorrevole, senza tante pretese o aspettative!

Una lettura leggera ma non priva di spunti di riflessione. Consigliato