L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Agli inizi degli anni Quaranta, Schrödinger è un fisico teorico fra i più illustri. Insignito nel 1933 del premio Nobel, insegna presso l’Institute for Advanced Studies di Dublino, dove elabora una trattazione illuminante e anticipatrice di un problema cruciale: dare una spiegazione fisica del fenomeno della vita. Le lezioni da lui tenute al Trinity College nel febbraio 1943 vengono elaborate e raccolte in un libretto pubblicato l’anno successivo (e in seguito innumerevoli volte ristampato) con il titolo Che cos’è la vita? A questo interrogativo Schrödinger prova a rispondere applicando i metodi della fisica quantistica allo studio delle molecole viventi di interesse genetico. Egli identifica la questione centrale – come la cellula sia governata da un «codice» inscritto nei geni – e suggerisce l’ipotesi più affascinante: la molecola del gene deve essere un cristallo aperiodico, formato da una sequenza di elementi isomerici che costituiscono il codice ereditario. Tale codice contiene il piano di sviluppo dell’organismo. Il libro suscitò immediatamente grande risonanza, e non soltanto tra i fisici: da esso trae origine la corrente di pensiero che darà luogo alla biologia molecolare, come pure l’adozione di criteri quantitativi nella trattazione dei problemi biologici, in particolare genetici. Dieci anni più tardi, nel 1953, ispirati da quest’opera, Francis Crick, James Watson e Maurice Wilkins scopriranno la struttura del DNA.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In questo libro sono contenute informazioni davvero preziose. Non fosse altro perchè rarissime volte gli scienziati "sconfinano" e si occupano di materie non propriamente loro. Qui il prof. Schrodinger, uno dei padri della meccanica quantistica, cerca di capire meglio il funzionamento del DNA, della cellula e del messaggio ereditario in generale. Beh, lui ne sapeva parecchie sui meccanismi che regolano il mondo dell'infinitamente piccolo e le conclusioni a cui arriva sono davvero.... forti. Meglio mettersi comodi e prepararsi a rivedere certi punti cardine della Vita come l'abbiamo intesa fino ad oggi.
In questo piccolo libro, ma di grande portata, il fisico austriaco si pone domande fondamentali sulla vita, tentando di darne una spiegazione fisica. Si parte parlando dell'accostamento al fenomeno biologico con la fisica classica, andando poi a spiegare i meccanismi ereditari, fino alla prova del carattere quantistico delle mutazioni. Infine si considera il concetto fisico dell'entropia e del suo significato statistico. Alla fine la sua conclusione è che "la molecola del gene deve essere un cristallo aperiodico, formato da una sequenza di elementi isomerici che costituiscono il codice ereditario". Con questa spiegazione, incredibilmente vicina alla realtà per quell'epoca, trae origine la corrente di pensiero che poi sfocerà nella biologia molecolare. Dieci anni più tardi dalla pubblicazione di questo libro, Watson e Crick scopriranno la struttura del DNA.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore