Dopo l’entusiasmo del primo libro dell’autrice mi sono avvicinata a questo con un po’ di diffidenza, certa che, come spesso accade con i sequel, avrebbe disatteso le mie aspettative. Invece, pagina dopo pagina i personaggi mi hanno catturata, ognuno con la propria storia e la propria “visione” della stessa storia. Luca, zio Umberto, Mara, nonna Caterina, Flavia… belli nella loro semplice umanità.
Io che ti ho voluto così bene
Un romanzo carico di grazia sulla possibilità di rinascere e di saper perdonare, con un protagonista che ci conquista e ci commuove da subito: perché la sua voce ci arriva con tutta la pienezza dei silenzi e delle verità sussurrate.
«Guardava il pavimento della banchina, l'aria di uno che non si decideva a venire giù, come se da quello scalino lo aspettasse un salto nel vuoto per cui non si sentiva pronto.»
«Al pari del romanzo precedente, Recchia scava negli anfratti del dolore, della vergogna, della solitudine e del senso di colpa, ma apre uno spiraglio sul valore dell'accettazione e del perdono, il solo capace di lenire la sofferenza e schiudere un'ipotesi di futuro.» - Marzia Fontana, La Lettura
Luca non ha neanche quattordici anni, ma ha una sensibilità silenziosa che lo rende diverso dai coetanei. Con i genitori e il fratello maggiore abita in una località di mare, dove tutto sembra immutabile: un posto sicuro che con la bella stagione si popola anno dopo anno. Un'estate una ragazza piena di vita diventa il suo primo sogno d'amore. Quando però lei scompare, e i carabinieri bussano alla loro porta, l'esistenza di Luca e dei suoi viene segnata per sempre. Per sottrarre lui, con la sua innocenza di bambino, all'ombra che si propaga inesorabile sulla famiglia, la madre gli riempie in fretta una valigia e lo mette su un treno con un biglietto di sola andata: al Nord lo aspettano lo zio Umberto, professore al liceo, e la zia Mara con le cugine. In un mondo diverso, lontanissimo da quello della sua infanzia, Luca prova a ricostruirsi, cresce e mette nuove radici, cercando di restituire un senso a parole come fiducia e appartenenza. A sostenerlo ci sono lo zio Umberto, che per lui dà tutto se stesso, e Flavia, una ragazzina determinata a fargli ritrovare la speranza nel futuro. Con la sua penna delicata e profonda, Roberta Recchia mette in scena relazioni intense, dialoghi vibranti, e una storia che ci tiene stretti fino all'ultima pagina.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
billau 02 luglio 2025
-
Sara 02 luglio 2025Roberta Recchia una certezza!
Dopo aver amato visceralmente "Tutta la vita che resta" non potevo perdermi questo nuovo romanzo di Roberta Recchia. Anche in questo caso la lettura ti trascina con sé e vorresti non staccarti mai dal libro. Si affrontano legami famigliari ed emozioni da elaborare diversi dal precedente romanzo, ma con la stessa capacità di renderli credibili e tangibili per chi legge. Una storia che fa riflettere sulla possibilità che le persone possano cambiare, perché a volte è impossibile perdonare ma l'amore rende possibile andare oltre.
-
Carla 01 luglio 2025speriamo…
… non sia deludente come il primo, in cui la prima parte è bellissima e la seconda sembra scritta da un’altra mano
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it