Che rabbia! Ediz. illustrata

Ai miei bimbi questo libro piace molto ma secondo me, ragionando da adulta, non è proprio il massimo sull'argomento rabbia: intanto per il linguaggio utilizzato dal padre (non è bello rivolgersi a un bambino urlandogli "Ehi, tu!") ma soprattutto per il messaggio che passa, che la rabbia è una cosa da nascondere. Roberto infatti viene mandato in camera sua da solo, senza nessun adulto che lo guidi nella comprensione di questa emozione così forte, ma è letteralmente costretto a contare soltanto sulle proprie risorse; e alla fine, dopo che è riuscito in qualche modo a controllare la rabbia, la chiude in una scatola. Boh, non mi sembra costruttivo. Siamo d'accordo che la rabbia ci fa fare cose molto brutte e che bisogna imparare a controllarla, ma non credo sia giusto nasconderla, reprimerla, e soprattutto che un bambino venga lasciato da solo in sua balìa. Penso ci siano libri migliori sull'argomento, decisamente,.

Il libro avvicina i più piccoli alla scoperta delle emozioni primarie, in questo caso alla rabbia. Espressa dal piccolo protagonista, Roberto, attraverso il suo comportamento fisico ed emotivo. Le belle illustrazioni a colori aiutano a leggere l'espressione facciale di Roberto. Le emozioni primarie sono innate, ma vanno comprese per lo sviluppo e la crescita dell'individuo. Saperle riconoscere aiuta i più piccoli, e i più grandi, a capire e a comunicare come si sentono. La lettura condivisa di questo libro, mamma/papà e bimbo, è un buon modo per regalare tempo prezioso al rapporto genitori figli e a capire i meccanismi che si celano dietro le emozioni.. I più piccoli apprezzano la storia sentendosi coinvolti. Età di lettura 3-5 anni.

E' un libro che spiega in maniera molto efficace ai bimbi come riconoscere la rabbia. Il mio bimbo ama leggerlo con me.