Gli aghi d'oro

bello ma se paragonato a blackwater si nota la differenza

Ingannato dalla stupenda copertina e dal bel formato tascabile. I personaggi sono il punto di maggior forza del libro: all'inizio sembrano un po' stereotipati, poi pian piano assumono sfaccettature sempre più complesse, la dicotomia buoni-cattivi si stempera e scompare. L'intreccio è sufficiente: la trama di copertina è accattivante, ti prospetta una via di mezzo tra un romanzo alla Dickens e Gangs of New York. Invece non si avvicina né all'uno né all'altro, è tutto molto più piccolo e mediocre. Il problema vero è la scrittura. Scorrevole, questo sì, ma lenta, prolissa, pedante. La pignoleria delle descrizioni delle azioni, il superfluo che raddoppia le righe di qualsiasi azione, non lo si può perdonare.

lo stile di scrittura di Michael McDowell è meraviglioso, mi piace tantissimo. ti cattura dal primo capitolo, anzi dalla prima parola. la storia è stupenda, ci metti un po' a familiarizzare con i personaggi perché ne inserisce tantissimi, ma la bellezza è che li descrive tutti in Modo minuzioso così che tu possa conoscerli pienamente. la copertina in rilievo è ricca di dettagli, nessuno è lasciato al caso, tutti hanno un senso. tutti i dettagli sono all'interno della storia. Questa è una storia di vendetta, una famiglia che si sente presa di mira dall'altra benestante. meraviglioso, stupendo, sublime. io lo amato