Tenore. Esordì nel 1910; si esibì nei principali teatri italiani e stranieri fino al 1950 e apparve in concerto fino al 1958. È considerato il maggior tenore lirico-leggero della prima metà del secolo e uno dei più grandi cantanti del Novecento in assoluto. Diplomato in composizione, dotato di un'acuta sensibilità musicale, ebbe una voce di volume limitato e relativamente poco estesa, però di affascinante timbro e specialmente adatta a esprimere i toni della tenerezza, dell'assorta malinconia e dell'abbandono elegiaco; la tecnica, evolutissima, conferiva alla sua emissione una scorrevolezza e una duttilità che hanno pochi riscontri. Legato, per le limitazioni dei suoi mezzi vocali, a un repertorio non molto ampio (e che egli volle, nella seconda metà della sua carriera, ancor più selezionare), emerse in Don Giovanni, Barbiere di Siviglia, Sonnambula, Traviata, Rigoletto, Manon di J. Massenet, Mignon, Arlesiana di F. Cilea; memorabili le sue interpretazioni di Werther, Don Pasquale, Elisir d'amore.