Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow. Ediz. italiana

Ammetto che la grafica di copertina di questo libro è quello che mi ha invogliata a fermarmi a leggere la trama. Per me è stata così particolare che non ho potuto fare a meno di prendere questo libro, e ne sono davvero felice! È stato uno dei libri migliori che io abbia letto fino ad ora nel 2024, una trama che sembra banale ma con colpi di scena che ti lasciano spiazzata. Quanto vorrei che ci fosse un seguito…

Pur non essendo una grande appassionata di videogiochi, ho deciso di leggere questo romanzo attirata dalla trama, dal percorso di crescita che i due protagonisti compiono e dall’amicizia che li lega. Alla crescita dei personaggi e alla loro amicizia è dedicata tutta l’opera. Conosciamo Sam e Sadie da bambini e li vediamo diventare adulti, frequentare l’università, innamorarsi, sempre con la passione per i videogiochi a costituire un punto focale delle loro esistenze. L’elemento che subito è evidente è la differenza sociale tra i due, caratteristica, questa, che più o meno velatamente li segnerà per tutto l’arco della narrazione. Mentre Sedie appartiene a un’agiata famiglia di Los Angeles, Sam vive nella zona coreana della città e ha l’opportunità di studiare a Harvard grazie a borse di studio. Seguiamo i due durante un arco temporale piuttosto ampio, dagli anni ’80 agli anni 2000, in un susseguirsi di esperienze che andranno a incidere sulle loro vite. A non avermi convinta è il modo in cui gli eventi sono presentati, con i piani temporali continuamente intervallati, personalmente ho fatto confusione nel seguire il flusso della trama. Pur essendo lo stile della prosa semplice e scorrevole, a mio parere, non riesce a conquistare il lettore e a coinvolgerlo come meriterebbe. Interessante, invece, risulta l’inevitabile excursus sull’evoluzione dei videogiochi nel corso degli anni. Insomma, un romanzo che, secondo me, non riesce a sfruttare appieno tutto il buon potenziale del quale è intriso.

Ho qualche difficoltà a parlare di questo libro perché qualunque cosa io possa scrivere mi sembra banale. Avevo aspettative alte e onestamente non è stato il libro "della vita". Ma è comunque un libro molto intenso che sicuramente rimane dentro. Affronta temi delicati come la malattia, la disabilità, il lutto, le relazioni tossiche e le fa senza mai essere pesante. Bellissima la caratterizzazione dei personaggi.