La ricreazione è finita. ricreazione è finita

Narrazione divertentissima di un dottorando alle prese con le assurde regole accademiche e le manie di un barone universitario che, con la sua voce fuori dal coro, riesce a scardinarne tutti i logori meccanismi. Anche i suoi. Da leggere.

Marcello Gori è un trentenne viareggino, laureato in lettere, che vive con la mamma e fa dei piccoli lavoretti per non essere costretto a mantenersi lavorando nel bar del padre. Da sempre testimone passivo della propria esistenza, all'ennesima provocazione del padre, che lo vorrebbe sistemato professionalmente magari in un impiego pubblico, decide di provare il concorso per il dottorato in Italianistica all'Università di Pisa, che riesce a vincere del tutto inaspettatamente. L'incontro letterario con l'oggetto del suo progetto di ricerca, lo scrittore e terrorista viareggino, Tito Sella, lo porterà a sviluppare una riflessione su come il periodo storico influisca sulle scelte di vita dei giovani (negli anni '70 saresti potuto essere un terrorista per il desiderio di cambiare il mondo, negli anni '20 degli anni 2000 ti basta una serata di bevute e PlayStation con gli amici), in un processo di graduale identificazione con lo stesso Tito Sella. Dario Ferrari con il suo romanzo di esordio regala al pubblico dei lettori una storia avvincente con un tono ironico, che rende la narrazione ancora più godibile e che nulla toglie al senso profondo della storia.

Sicuramente il miglior libro italiano che ho letto negli ultimi due anni: una trama avvincente ma soprattutto una prosa ispirata !!!!