Il pesatore di anime

Un thriller con una trama ben costruita, colpi di scena incalzanti e personaggi solidi e ben caratterizzati.

Primo, gradevolissimo, incontro con Olivier Norek - scrittore francese ed ex poliziotto. Ottimo thriller, ben scritto dal ritmo incalzante. Il tema del rapimento, del serial killer di giovani donne, del rapporto con le vittime non è nuovo, ma viene qui sviluppato in modo creativo e con una prospettiva innovativa. Salvo alcune inutili divagazioni e qualche ingenuità/forzatura (per altro marginali) le 400 pagine si leggono con grande e crescente attenzione. I personaggi sono ben strutturati e non banali. La matrice francese si mescola molto proficuamente con quella americana (frequenti i riferimenti a R. Chandler) e il personaggio principale – il capitano Victor Coste – ricorda, a tratti Harry Bosch di M. Connelly. L’idea di ambientare la vicenda a Saint-Pierre-et-Miquelon, minuscolo arcipelago (di giurisdizione francese) al largo della costa del Canada consente di utilizzare l’atmosfera di solitudine, la presenza di acque e nebbie, per rendere ancora più efficace la descrizione degli eventi. Victor è “il pesatore di anime” ovvero colui che, in una fortezza protetta, esamina i potenziali dei collaboratori di giustizia e decide (pesandone l’anima) se accordare loro una nuova possibilità o rimandarli in carcere. Ma da Parigi gli viene inviato un nuovo caso “speciale”: una ragazza – Anna – sopravvissuta ad un rapimento ed una segregazione di 10 anni con un serial killer e poi, grazie alla determinazione di un poliziotto che ha dedicato la vita al caso – Russo – scovata in una cantina e affidata ad uno psichiatra e quindi al recalcitrante Victor. Il pesatore di anime dovrà riuscire ad ottenere da Anna indicazioni utili per risalire all’identità del serial killer, attraverso un doloroso confronto e ad una serie incrociata di apertura dell’anime e della memoria. Oltre a loro altri personaggi, tutti interessanti e non banali, che contribuiscono alla costruzione dello scenario. Crescendo con finale adrenalinico per cui ogni forma di spoileraggio sarebbe davvero delittuosa…

Davvero avvincente e bellissimo