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Il mestiere di vivere. Diario (1935-1950)
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Il mestiere di vivere. Diario (1935-1950) - Cesare Pavese - copertina
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mestiere di vivere. Diario (1935-1950)

Descrizione


Il diario di Pavese è stato trovato alla morte dell'autore tra le sue carte in una sbiadita cartella verde, su cui è scritto a matita rossa e blu: «Il mestiere di vivere, di Cesare Pavese». Esso è costituito da fogli sciolti, numerati, manoscritti (tranne quattordici pagine dattiloscritte che vanno dal 20 maggio al 30 settembre 1940), a penna e qualche volta a matita, quasi sempre con cancellature e correzioni come in una prima stesura, e talora con correzioni a matita o d'inchiostro diverso, evidentemente successive al tempo della stesura. Su una pagina bianca, messa da Pavese a mo' di frontespizio certamente negli ultimi suoi giorni di vita, è scritto: «1935-1950 il mestiere di vivere di Ce. Pavese».
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Dettagli

2024
14 luglio 2024
Brossura
9791223055069

Conosci l'autore

Cesare Pavese

1908, Santo Stefano Belbo (Cuneo)

Studia a Torino dove si laurea con una tesi su Walter Withman. Sin dagli anni Venti legge i maggiori autori americani e inizia a tradurre le loro opere. Fra il 1935 e il 1936, per i suoi rapporti con i militanti del gruppo Giustizia e Libertà viene arrestato, processato e inviato al confino a Brancaleone Calabro. Tornato a Torino inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi nel 1934 per la realizzazione della rivista «La Cultura», che dirige a partire dal terzo numero. Nel 1945-46 dirige la sede romana della medesima casa editrice. Ha svolto un ruolo fondamentale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. Dopo la Liberazione, si iscriv al partito Comunista. Seguono anni di lavoro molto intenso, in cui pubblica le sue...

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